Enigmi alieni su History Channel ha avuto molto seguito, ottenendo quasi 700 mila ‘mi piace’ su Facebook. Alcuni affermano che dei manufatti provenienti da tutto il mondo forniscono la prova che i nostri antichi predecessori hanno avuto contatto con i viaggiatori dello spazio. I dipinti rupestri della Valcamonica, in Italia, datati diecimila anni fa, mostrano alcune persone che indossano qualcosa che assomiglia alle tute spaziali.
Alcuni dischi di roccia, datati da 10 mila a 12 mila anni fa, presentano disegni con descrizioni dettagliate di atterraggi Ufo. Di seguito vi sono alcune prove che possono far pensare ad antichi incontri con gli alieni.
1. MACCHINE VOLANTI DELL’ANTICA TRADIZIONE INDIANA
Nei testi in sanscrito e nelle sculture dell’antica India viene fatto riferimento a macchine volanti, conosciute come Vimenas, che si dice abbiano portato esseri extraterrestrisulla Terra.
Nel villaggio di Piska Nagri, nello Stato di Jharkahnd in India, il geologo Nitish Priyadarshi sta studiando delle orme incise nella roccia migliaia di anni fa; secondo le tradizioni locali, tali orme indicano delle Divinità che atterrano dal Cielo sulla Terra. Ciò che Priyadarshi ha trovato interessante è che accanto alle orme ci sono incise immagini di oggetti volanti.
L’anno scorso Priyadarshi ha detto a Epoch Times: «Le impronte e gli oggetti volanti sono sullo stesso pezzo di roccia, uno accanto all’altro. Forse sono stati incisi per mostrare che i due Re del Cielo sono arrivati sul posto con un oggetto volante». Per ulteriori informazioni è possibile consultare l’articolo di Epoch Times India, ritrovate orme di antiche divinità scolpite nelle rocce.
2. IL DESERTO DI NAZCA IN PERÙ
Negli anni ’20, quando gli aerei hanno iniziato a volare sopra il Deserto di Nazca in Perù, gli aviatori sono rimasti sbalorditi da ciò che hanno osservato: figure colossali impresse sul suolo per oltre 80 chilometri, alcune misurano 180 metri di larghezza. Si pensa che siano state impresse tra il 300 a.C. e l’800 d.C. Questi disegni lasciano ancora perplessi gli archeologi e gli antropologi.
Alcuni affermano che le persone che li hanno creati devono aver avuto indicazioni dal Cielo. Alcuni affermano che grazie ad un’organizzazione accurata si sarebbe potuto fare a meno di tali indicazioni. Il motivo per cui questa gente abbia creato questi enormi glifi osservabili solo dal cielo rimane un mistero.
Uno dei glifi più grandi è stato soprannominato «astronauta». Altri ritraggono animali e forme geometriche.
3. I DROPA DELL’ANTICA CINA
Secondo quanto detto dall’Isrppa [Società internazionale per la Ricerca e Conservazione di manufatti paranormali] nel 1938, sono stati scoperti centinaia di dischi di roccia, riportanti incontri con alieni, in alcune caverne nelle montagne di Baian-Kara-Ula in Cina. Le ricerche dell’Isrppa sono state presentate dalla Lehigh University della Pennsylvania e l’Isrppa descrive sé stessa come una organizzazione no-profit composta da archeologi, paleontologi, studenti e studiosi.
I dischi sono datati da 10 mila a 12 mila anni fa e sono stati scoperti durante una spedizione guidata dal dottor Chi Pu Tei. I geroglifici sul disco raccontano la storia di navi spaziali che si schiantano sulle montagne, pilotate da persone chiamata i Dropa.
L’Isrppa ci ha fornito un estratto dalle traduzioni del dottor Tsum Um Nui: «I Dropa arrivarono dalle nuvole con i loro velivoli. Prima del tramonto, gli uomini, le donne e i bambini delle tribù vicine si nascosero nelle grotte numerose volte; quando alla fine compresero il linguaggio dei segni dei Dropa, capirono che i nuovi arrivati avevano intenzioni pacifiche».
Nonostante si ritenga che alcuni dischi siano stati riposti nei musei cinesi e altri siano stati mandati in Urss per analisi, i dischi sembrano essere scomparsi. L’Isrppa non riesce a rintracciarli ma hanno trovato una fotografia scattata nel museo di Cen, a Sud di Guangzhou, prima che i dischi fossero rimossi dalla mostra del museo.
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