Viagra, sesso a 70 anni. La rivoluzione ha rotto il tabù. Nel 1998 arrivò in farmacia la pillola che ha cancellato l’andropausa E adesso il 73 per cento degli uomini tra 64 e 75 anni è sessualmente attivo.
Il boom di anziani che riscoprono l’intimità non si è arrestato: tra i 64 e i 75 anni si dichiara attivo sessualmente il 73 per cento delle persone e il 39 per cento tra gli over 75 si dà da fare tra le lenzuola, secondo il Censis. Quello che impressiona è la qualità del sesso: sette anziani su dieci giudicano soddisfacente la propria attività, mentre soltanto il 56 per cento dei 30enni si ritiene appagato dei rapporti erotici. “Sempre più over 70 stanno capendo che l’invecchiamento non è una patologia da combattere – analizza la sociologa Raffaella Ferrero Camoletto – e assumono una visione positiva della vita scoprendo una sessualità profonda, sfaccettata, polisensoriale, votata alla cura dell’altro. Il Viagra ha reso possibile parlare di problemi che prima erano tabù, ma viagrizzare il sesso lo rende solamente una questione di prestazione: così gli standard valutativi sono quantitativi e mai qualitativi. Le donne col proliferare della pillola blu lamentano il venir meno della negoziazione del rapporto. Il sesso degli anziani è a 360 gradi, mentre con l’aiutino gli uomini spesso tornano indietro, oscurano la visione progressiva dell’intimità nella terza età. Non si tratta di fare funzionare la macchina e basta: sotto la sessualità maschile c’è il desiderio”.
Due anziani su dieci sfidano i limiti della natura avendo uno o più rapporti sessuali a settimana, mentre il 30 per cento fa sesso due o tre volte al mese e il restante cinquanta per cento una volta ogni trenta giorni. Il 6 per cento dei 70enni tocca il record: due, tre rapporti a settimana. “Ora l’intimità non ha più età – prosegue Cirino, già preside della Facoltà di Farmacia dell’università Federico II –. Con il doping del Viagra è anche facile trovare un’amante, se il matrimonio non funziona: sotto questo aspetto è un’invenzione che rovina le famiglie. Gli anziani si vergognano ancora ad ammettere disfunzioni erettili e vanno on line a comprare i farmaci. Su Internet i prodotti arrivano spesso dall’India, sono preparati senza norme di buona manifattura, le sostanze all’interno non sono chiare e non ci sono stati controlli”.
L’allarme degli esperti mira anche verso le malattie sessualmente trasmissibili, in preoccupante crescita tra gli over 65: patologie come candida, condilomi o herpes sono aumentati del 35 per cento negli ultimi anni. “Avere un’attività sessuale costante migliora la situazione della prostata e aiuta a livello psicologico – racconta l’urologo Vincenzo Mirone –, ma molti di questi rapporti sono occasionali e ci si espone a varie malattie”. “Stiamo registrando una recrudescenza di candida e chlamydia: molti anziani non usano il preservativo”, sostiene Cirino. Il Viagra non è il punto d’arrivo, a livello chimico, dell’esplosione del sesso a settant’anni, anzi, è il punto di partenza.
“Le molecole Vardenafil, Tadalafil e Avanafil migliorano le potenzialità del Viagra, eliminando l’interazione col cibo e con l’alcol – conclude Cirino –. La prima ha un’emivita di 4 ore; la seconda di 36 ore ed entro il 2018 la pillola del weekend diventerà un farmaco generico con l’abbattimento del prezzo del 50 per cento; il terzo di 12 ore. Il prossimo obiettivo sperimentale è raggiungere tutta la popolazione con la pillola, perché il 40 per cento non risponde a questi farmaci. Ciò significa che non sappiamo ancora tutto del meccanismo di funzionamento dei medicinali”.
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