Corsi di laurea in intelligenza artificiale in Italia

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Studiare l’intelligenza artificiale nelle università italiane. Sono 45 i corsi di laurea in Ai in Italia, tra ingegneria, matematica, fisica ma anche materie umanistiche, in 53 atenei censiti dall’associazione del settore, AIxIA

Intelligenza artificiale? È da tempo materia di studio in Italia. Tutte le università italiane hanno infatti attivato da anni corsi e piani di studio dedicati al settore. “In Italia l’Ai è diventata una disciplina pervasiva, che viene insegnata in tutto il territorio, dal nord al sud“, dice Gianluigi Greco, professore ordinario di Informatica presso l’Università della Calabria, dal 2018 direttore del dipartimento di Matematica e informatica, e presidente di AIxIA, l’Associazione italiana per l’intelligenza artificiale, fondata negli anni Ottanta.

Nei 53 atenei che hanno partecipato alla rilevazione fatta dall’Associazione (in Italia ci sono 96 atenei, distribuiti in tutte le regioni e presenti praticamente in tutte le province) ci sono 45 corsi di laurea in intelligenza artificiale tra ingegneria, matematica, fisica ma anche in facoltà umanistiche, da economia a lettere per un totale di 7.635 crediti formativi erogati tra le facoltà censite. Il 70% sono lauree magistrali, il 27% lauree triennali e il 3% magistrali a ciclo unico. Praticamente, non c’è ateneo che non abbia attivato degli insegnamenti di primo o secondo livello. “Gli argomenti toccati ci sono tutti“, dice Greco. Dal machine learning al data mining, dalla computer vision ai temi di etica e privacy passando per la rappresentazione della conoscenza e la robotica, non manca niente nei curricula del nostro Paese.Intelligenza artificiale, studiare nelle università italiane

Come trovare i corsi

In particolare, nella ricerca sono stati rilevati su campione regionale 26 tra master e corsi di laurea nel Nord-Ovest, 57 nel Nord-Est, 43 nel Centro, 16 nelle Isole e 21 nel Sud. Per chi volesse intraprendere questo tipo di studi, basati sull’Ai, l’obiettivo è cercare nell’ateneo di interesse se sono presenti i corsi con i curriculum giusti:

  1. LM32 – Lauree Magistrali in Ingegneria Informatica;
  2. LM18 – Lauree Magistrali in Informatica;
  3. L31 – Lauree in Scienze e Tecnologie Informatiche;
  4. LO8 – Lauree in Ingegneria dell’Informazione;
  5. LM40 – Lauree Magistrali in Matematica.

Tuttavia, in Italia ci sono almeno 64 classi di laurea ulteriori che hanno corsi centrati su AI, dal corso di laurea in Filosofia e Intelligenza Artificiale alla Sapienza di Roma al corso di Diritto e intelligenza artificiale dell’università Mediterranea di Reggio Calabria

Le cinque università di riferimento in Italia per corsi di laurea triennali e magistrale, ma anche per i master, sono i due Politecnici di Milano e Torino, l’Università Statale e Bocconi di Milano, l’università di Pisa e l’università di Genova. In coda, l’Università di Firenze. In questi atenei si trovano i maggiori centri di ricerca, ma ovviamente sono disponibili anche corsi di laurea e master praticamente in tutti e 96 gli atenei italiani. Non esiste tuttavia una classifica indipendente dei corsi di laurea con specializzazione in Ai.

Il caso di Bocconi

All’Università Bocconi – dice Luca Trevisan, direttore del master in Ai dell’ateneo meneghino dopo aver insegnato per venti anni a Berkeley e Stanford – sono almeno cinque anni che riflettiamo sull’importanza dell’informatica in generale e delle Ai in particolare“. La Bocconi ha da molti anni attivato insegnamenti di matematica, statistica e informatica, ma è più di recente che si è focalizzata su computer science e Ai: “Tre anni fa abbiamo attivato una laurea triennale in intelligenza artificiale, l’anno scorso è nato il dipartimento di informatica (diretto da Riccardo Zecchina) e l’anno prossimo verrà attivata la laurea magistrale in Ai che completerà questo cammino“.

Il salto in avanti nel settore dal punto di vista della ricerca internazionale è avvenuto nel 2010: è stato quello il punto di svolta del deep learning, che ha dimostrato che, rispetto alle tecniche precedenti, si potevano fare cose inedite. Nel corso di un decennio i cambiamenti si sono accumulati e oggi siamo davanti a una esplosione del settore, molto importante anche per chi fa studi giuridici, economici e di political science. Per questo i corsi di laurea non sono solo all’interno delle facoltà scientifiche ma si sono allargati anche negli ambiti umanistici.

Vogliamo i nostri laureati imparino a essere leader in azienda imparando anche la matematica, la statistica, l’informatica e quindi l’intelligenza artificiale“.
Luca Trevisan, direttore del master in Ai dell’Università Bocconi di Milano

Nel nostro Paese l’informatica si insegna dagli anni Settanta, tra i primi paesi al mondo (poco dopo i corsi aperti negli Stati Uniti a Stanford e al Mit di Boston). L’insegnamento e la ricerca sulle Ai è molto sviluppata negli Stati Uniti anche perché richiede investimenti notevoli per il calcolo, che sono disponibili grazie ai finanziamenti di aziende come Amazon, Facebook e Google. L’Europa in generale e l’Italia in particolare sta cercando di colmare il divario con le università americane più ricche, e da noi ci sono scuole di eccellenza per lo studio delle Ai in alcuni atenei d’Italia: Genova, Pisa, i Politecnici di Milano e Torino.

Le Ai – dice Trevisan – si studiano a informatica e ingegneria ma hanno grandi potenzialità interdisciplinari. Bocconi e Humanitas collaborano per applicazioni medicali, ci sono altri ambiti come l’elaborazione del linguaggio naturale che sono di grandi interessi e hanno un campo di applicabilità estremamente vasto nella ricerca. C’è uno sviluppo nuovo nel settore che porta all’incontro con studiosi di altre aree“. Bocconi è entrata in Ellis (l’European Laboratory for Learning and Intelligent Systems) e nei progetti del Pnrr dedicati alle Ai.

Il sistema è pronto a rispondere alle domande del mercato: nel nostro Paese, secondo una ricerca dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, infatti, il mercato dell’Al nel 2022 ha raggiunto un valore di 500 milioni di euro, con una crescita del 32% in un solo anno. I settori più attivi sono l’intelligent data processing (34%), l’interpretazione del linguaggio (28%), i sistemi di raccomandazione (19%) la computer vision (10%) e l’automazione robotica intelligente dei processi (9%). Tutte materie che vengono insegnate da tempo nelle università italiane.

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