
Coronavirus: gruppi sanguigni A e 0 ecco chi si ammala e chi no in uno studio USA. Gugppo sanguigno quale protegge dal virus?Le ricerche e gli studi che ruotano attorno al coronavirus non si fermano, e rimbalzano da una parte all’altra del Pianeta. Un nuovo studio, proveniente dalla California, afferma che un gruppo sanguigno potrebbe essere più resistente al VIRUS rispetto ad altri. Quale?
Si tratterebbe del Gruppo “0” (ZERO). Il test è stato effettuato da una società californiana su 750 mila partecipanti, di cui 10 mila positivi al virus. Tra questi, i ricercatori hanno visto come il sangue di tipo 0 possa essere maggiormente protettivo se si viene infettati dal COVID-19.
I primi risultati hanno mostrato come i pazienti appartenenti a quella tipologia abbiano tra il 9% ed il 18% di probabilità in meno di risultare positivi rispetto a quelli appartenenti ad altri gruppi sanguigni. In sostanza, questa tipologia di sangue potrebbe, addirittura, prevenire l’infezione.

“Questi risultati sono validi se adeguati all’età, al sesso, all’indice di massa corporea, all’etnia e alle comorbilità”, la quale ha aggiunto che “sembrano esserci piccole differenze nella suscettibilità tra gli altri gruppi sanguigni”.
È importante sottolineare, a scanso di equivoci, come la ricerca abbia esaminato soltanto la suscettibilità e non la gravità della malattia.
Se il gruppo 0 potrebbe proteggere, quale sarebbe invece quello più a rischio? Le cose cambiano per chi ha il sangue di tipo A: ci sarebbe il 50% in più di probabilità di avere bisogno di ossigeno o di ventilazione assistita. Lo studio, non ancora revisionato, ha raccolto i campioni da 1.610 pazienti di varie nazionalità con le forme più gravi di coronavirus. Il processo che ha portato al risultato è consistito nell’estrazione del DNA dai campioni e sono stati esaminati 9 milioni di lettere nel genoma di ciascun paziente: ebbene, si è scoperto che il sangue di tipo “A” potrebbe creare complicanze nel caso in cui si contragga il virus. Un primo sentore di questi risultati si era già avuto a Wuhan quando, in un’indagine su due ospedali, si era visto come le persone con gruppo 0 fossero più resistenti rispetto a quelli con il gruppo A.
In definitiva, è comunque d’obbligo una riflessione: più che sperare nella protezione del gruppo sanguigno, è bene continuare a proteggersi con mascherine, distanziamento sociale e igienizzanti.
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