Bomba Bce: la patrimoniale sul conto corrente parte subito! Arriva la patrimoniale sul nostro conto corrente: viene calata dall’alto, senza che nessuno ne abbia fatto parola o se ne sia preoccupato. Si temeva che una nuova tassa potesse arrivare da una scelta del nostro Governo: sappiamo bene che il deficit continua a salire e che prima o poi dovrà essere pagato.
Arriva la patrimoniale sul nostro conto corrente: viene calata dall’alto, senza che nessuno ne abbia fatto parola o se ne sia preoccupato. Si temeva che una nuova tassa potesse arrivare da una scelta del nostro Governo: sappiamo bene che il deficit continua a salire e che prima o poi dovrà essere pagato. In questi mesi sono andate agli onori delle cronache le proposte di alcuni deputati, che chiedevano l’introduzione di una patrimoniale. Ma nessuno si era ancora accorto che una nuova tassa veniva calata sul nostro conto corrente, nel silenzio totale.
La Bce ha portato i tassi in negativo e questo costituisce un costo per gli istituti di credito. Questi a loro volta si devono rifare delle perdite direttamente sui consumatori. Come possiamo definire questi nuovi costi, che in queste settimane andranno a gravare sul nostro conto corrente? Una patrimoniale segreta?
Conto corrente: è tempo di cambiare abitudini!
Utilizzare il proprio conto corrente per accumulare i propri risparmi e pensare che sia il modo migliore per gestire i risparmi, non sempre è vero. La scelta della Bce ricade immediatamente sui titolari dei conti di deposito e penalizza direttamente i clienti delle banche. Quello a cui ci troviamo di fronte è una vera e propria tassa sul conto corrente, una patrimoniale inaspettata, che costringerà molte persone a rivedere i rapporti con il proprio istituto di credito.
La politica espansiva della Bce ha avuto una conseguenza, alla quale stiamo pagando dazio nel 2021. I tassi di interesse sono diventati negativi: lo scopo è quello di aiutare la circolazione del denaro e sollecitare i prestiti. Un modo per favorire la crescita economica. Nel caso in cui una banca dovesse decidere di depositare la liquidità in eccesso presso la Bce, avrebbe un tasso del -0,50%. In altre parole se l’istituto di credito decidesse di garantire ad un risparmiatore un mutuo a tasso zero, in questo momento, ci starebbe rimettendo i soldi. Dato che una banca non può lavorare gratis – anche solo per il fatto che deve pagare gli stipendi ai dipendenti – deve sicuramente prendere dei provvedimenti. Aggiungiamoci poi, che in questo momento correrebbe il rischio di lavorare addirittura in perdita: l’unica soluzione è quella di scaricare i costi, che si vengono a generare, sui clienti e su ogni singolo conto corrente. Ed ecco servita una vera e propria patrimoniale, che obbliga i clienti a far girare i propri risparmi.
Conto corrente, una patrimoniale nei costi!
Stiamo parlando di una patrimoniale nascosta, ma questo cosa significa ai fini pratici? Proviamo a dare un’occhiata ai costi di un conto corrente. Una recente indagine di Bankitalia ha messo in evidenza che per il 2020 il costo medio è cresciuto di 88,5 euro rispetto al 2019. A subire i maggiori incrementi sono state le spese fisse: in questo elenco rientrano il canone annuo, i bonifici, i prelievi allo sportello e gli assegni. Poco meno di un terzo è l’aumento relativo alle spese variabili. In altre parole, nel caso in cui si decidesse di continuare a mantenere i risparmi fermi sul conto corrente si correrebbe il rischio di perderci molto denaro, ma al contrario di non riuscire a pagare le varie spese se, se ne tengono pochi.
Poniamo l’attenzione ad esempio sul costo dei prelievi allo sportello o al bancomat. Nel momento in cui dovesse entrare in vigore la norma che impedisce i pagamenti oltre i 999,99 euro (il prossimo 1° gennaio 2022), il costo delle operazioni potrebbe crescere. Pagamenti ridotti, per chi non avesse dimestichezza con i pagamenti elettronici (pensiamo agli anziani), comporterebbe la necessità di prelevare più spesso, facendo lievitare i costi. Anche chi non usa contanti, non ha da star felice: se aumentano le commissioni su bonifici ed assegni, siamo da punto e a capo.
No, non stiamo prendendo in giro nessuno!
Chi ci ha letto fino a questo punto potrebbe pensare che lo stiamo prendendo in giro. Fondamentalmente quello di cui stiamo parlando non è una patrimoniale, ma sono solo e soltanto dei costi, che la banca mette su ogni conto corrente. Sì, è esatto. Ma pensateci bene, questa scelta è, in qualche modo, un’imposizione che grava sulle spalle degli istituti di credito, che a loro volta non devono perderci con la Bce. Lo scopo finale è quello di convincere i clienti a spostare i propri risparmi e ad investirli in titoli. Si vuole ridurre al massimo la liquidità presente nei depositi, che non rende a nessuno. Le banche sono alla ricerca di maggiori ricavi e permetterebbe loro di evitare di far aumentare i costi di ogni singolo conto corrente.
Per evitare tutto questo – in fin dei conti i clienti non dovrebbe essere costretti ad investire i propri risparmi – sarebbe sufficiente aumentare i tassi di interesse di un solo punto percentuale. Ma la Bce non avrebbe intenzione di farlo nell’immediato. A questo punto non ci restano che due scelte: o si fa circolare il contante o paghiamo questa patrimoniale mascherata da costo del conto corrente.
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