Space Rider: lo shuttle-laboratorio europeo. Ecco Space Rider, lo shuttle riutilizzabile dell’Agenzia Spaziale Europea che trasporterà esperimenti (ma non astronauti) nello spazio.
L’Agenzia Spaziale Europea sta realizzando Space Rider, un drone-shuttle capace non solo di trasportare esperimenti nello spazio, ma anche di farli tornare sulla Terra. L’ultima verifica del progetto è in programma per la fine del 2019, mentre il primo volo è previsto per il 2022.
Con un vano di carico da 1.200 litri, la navetta potrà portare in orbita bassa fino a 800 kg di esperimenti che necessitano della microgravità o di altre condizioni difficilmente replicabili sulla Terra. La caratteristica saliente di Space Rider è però la riusabilità: questo “shuttle” è pensato per effettuare almeno 6 viaggi, ognuno dei quali può durare diversi mesi.
Andata… La partenza avviene con un razzo Vega C (anch’esso, al momento, in fase di sviluppo), ma una volta in orbita Space Rider può utilizzare i suoi propulsori di bordo per variare l’assetto e orientarsi nella direzione richiesta dall’esperimento di turno. Nel frattempo viene rifornito di energia dai pannelli solari di AVUM+, ovvero l’ultimo stadio del razzo.
…E ritorno. Alla fine della missione AVUM+ rallenta il convoglio e poi si separa: non può infatti tornare integro sulla Terra ed è destinato a bruciare nell’atmosfera. Space Rider ha invece uno scudo termico e sfrutta l’attrito dell’aria a suo vantaggio per rallentare. Dopo essere passato da una velocità ipersonica ad una subsonica, dispiega un paracadute simile a un aliante, che lo farà atterrare in orizzontale, pronto per restituire gli esperimenti alle aziende o agli istituti di ricerca che hanno commissionato il lancio.
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