Dopo 25 anni di missione, Hubble ha problemi a un giroscopio, NASA cerca una soluzione. Il Telescopio Spaziale Hubble è entrato in safe mode venerdì 5 ottobre per problemi a uno dei giroscopi che ne mantengono l’orientamento. Nella comunicazione ufficiale l’agenzia spaziale sottolinea come gli strumenti scientifici di Hubble siano ancora pienamente operativi e in grado di portare avanti un’attività scientifica eccellente nei prossimi anni. Le operazioni scientifiche sono tuttavia bloccate e il telescopio si trova in una configurazione stabile che serve al controllo di Terra per correggere il problema e riprendere le operazioni ordinarie.
I giroscopi servono per mantenere il telescopio puntato con precisione per lunghi periodi, necessari per portare avanti le osservazioni scientifiche. Il telescopio spaziale Hubble, lanciato in orbita nel 1990, è dotato di giroscopi ridondanti proprio per evitare che un guasto comprometta la sua missione. Durante la Servicing Mission-4 del 2009, gli astronauti sostituirono i giroscopi vecchi con sei nuovi di zecca. Tenete conto che di solito Hubble ne utilizza tre per volta per assicurare la massima efficienza, ma che può continuare a fare osservazioni scientifiche anche con un solo giroscopio.
Uno dei nuovi giroscopi si è rotto dopo aver manifestato problemi per un anno, quindi il guasto era atteso, altri due si erano già rotti in precedenza. I tre giroscopi restanti sono tecnicamente i migliori in dotazione ad Hubble, quindi ci si aspetta che abbiano una vita operativa significativamente più lunga. Di questi, due sono attualmente in funzione, mentre il terzo all’analisi della telemetria di Hubble mostra di non funzionare al livello richiesto per le operazioni.
Ecco perché Hubble sta funzionando in safe mode, mentre gli addetti del Goddard Space Flight Center della NASA e dello Space Telescope Science Institute conducono tutte le analisi e i test del caso per stilare la lista delle opzioni disponibili per rimettere al lavoro il telescopio spaziale nel pieno delle sue prestazioni operative. Per l’occasione è stato istituito un Anomaly Review Board, composto da esperti del team di Hubble e di color che hanno familiarità con la progettazione e le prestazioni di questo tipo di giroscopio, per indagare sul problema e sviluppare un piano di recupero. Se si arriverà al pieno recupero delle funzioni del giroscopio, il telescopio spaziale Hubble potrà riprendere le operazioni scientifiche nella sua configurazione standard a tre giroscopi.
In caso contrario, Hubble riprenderà le operazioni scientifiche in una modalità a giroscopi ridotti, che utilizza solo un giroscopio per volta. In questo caso la copertura del cielo in un determinato momento sarà ridotta e l’impatto sulle capacità scientifiche generali sarà relativamente limitato. Ricordiamo che Hubble non è il primo telescopio spaziale ad avere problemi con i giroscopi, in passato la NASA dovette correre ai ripari anche con Kepler, inventandosi la missione K2, che sta comunque dando ottimi risultati.
Quel che è certo è che questo non è un momento particolarmente fortunato per la NASA, con il rover Curiosity bloccato da un problema al computer primario, Opportunity che non ha ancora ripreso le comunicazioni dopo la tempesta globale di polvere su Marte, e la sonda Dawn che sta per esaurire il carburante. Speriamo che le cattive notizie siano finite!
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