Complessa missione Eva sulla stazione spaziale internazionale

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Altro che “passeggiata spaziale”: l’uscita di Luca Parmitano è tra le più complesse di sempre. Il 15 novembre Luca Parmitano guiderà una delicata attività extraveicolare per aggiornare l’Alpha Magnetic Spectrometer, un rilevatore di particelle agganciato alla ISS. Si apre così il ciclo di passeggiate spaziali più difficile dai tempi della riparazione in orbita di Hubble.

Venerdì 15 novembre Luca Parmitano, astronauta italiano dell’ESA e attuale comandante della Stazione Spaziale Internazionale, affronterà la prima di una serie di “passeggiate spaziali” (EVA, extra-vehicular activity) finalizzate alla riparazione dell’Alpha Magnetic Spectrometer (AMS-02), un rilevatore di particelle che dal 2011 è installato sulla ISS. Per AstroLuca, che sarà affiancato in questo compito dal collega della NASA Andrew Morgan, si tratterà della prima EVA della missione Beyond, e sarà anche la prima volta che un astronauta europeo dirigerà le operazioni durante i lavori sulla superficie esterna della ISS.

Luca Parmitano e Andrew Morgan al lavoro sulla ISS. | NASA
Luca Parmitano e Andrew Morgan al lavoro sulla ISS. | NASA

IN DIRETTA. Luca Parmitano e Andrew Morgan usciranno dall’airlock attorno alle 13:05 ore italiane, e sarà possibile seguire la diretta delle prime due ore di EVA sulla web tv dell’ESA e sulla pagina Facebook dell’Agenzia Spaziale Europea, a partire dalle 12:50 (sui social, potrete seguire la EVA attraverso gli hashtag #MissionBeyond #SpacewalkForAMS). AstroLuca sarà riconoscibile dalle strisce rosse sulla tuta – una convenzione che identifica il comandante dell’EVA, come è stato per Christina Koch nella prima attività extraveicolare tutta al femminile. Koch e Jessica Meir assisteranno i colleghi guidando il braccio robotico Canadarm2, che posizionerà gli astronauti nel loro remoto luogo di lavoro, sul segmento S3 dell’Integrated Truss Structure, l’intelaiatura della ISS dove sono montati pannelli solari, radiatori e altri strumenti, come appunto l’AMS-02.

La posizione dell'AMS-2 all'esterno della ISS. Lo strumento non è stato progettato per riparazioni in orbita. | NASA
La posizione dell’AMS-2 all’esterno della ISS. Lo strumento non è stato progettato per riparazioni in orbita. | NASA

CACCIATORE CELESTE. Il rilevatore che è stato assemblato e testato al CERN, cerca tracce di materia oscura, antimateria e materia mancante (la quota di particelle che manca all’appello nell’Universo vicino), ed è anche uno strumento estremamente preciso per la rilevazione di raggi cosmici: finora ne ha individuati oltre 140 miliardi, di diversa intensità. I risultati forniti da questo strumento contraddicono gli attuali modelli teorici di fisica subatomica e sono destinati a rivoluzionare l’attuale comprensione dei raggi cosmici – un fenomeno con il quale avremo sempre più a che fare, nelle future missioni nello Spazio profondo.

La vita operativa dell’AMS-02 doveva durare tre anni soltanto, ma ha superato ogni previsione: per questo lo strumento non era stato pensato per essere riparato in orbita, ed è stato necessario sviluppare nuove procedure e oltre 20 strumenti appositi per estenderne l’attività. Luca Parmitano e Andrew Morgan dovranno intervenire sul sistema di raffreddamento e rimediare a una perdita di liquido refrigerante: per farlo, occorrerà tagliare e riconnettere in orbita una serie di cavi elettrici, cavi di trasmissione dati e tubi di raffreddamento, un’operazione che non è mai stata affrontata nello Spazio.

Una attività extraveicolare sulla ISS. L'AMS-2 è visibile in basso sulla destra. | NASA
Una attività extraveicolare sulla ISS. L’AMS-2 è visibile in basso sulla destra. | NASA

PREPARAZIONE MIRATA. Per questo compito i due astronauti hanno seguito un addestramento specifico, con un numero molto superiore di EVA nella grande piscina di addestramento. «Quasi un terzo del nostro tempo negli ultimi quattro mesi è stato dedicato a questa delicata operazione di riparazione» aveva raccontato Luca Parmitano a Focus in una recente intervista alla vigilia della partenza (in versione integrale su Focus 321). «Abbiamo persino utilizzato un nuovo sistema di sospensione – ARGOS – che riproduce la microgravità in maniera parziale, sulla strumentazione e nello scafandro». Questa prima EVA durerà circa sei ore, e sarà seguita da almeno altre tre attività extraveicolari dello stesso tipo.

Nel video alcune curiosità sulle tute spaziali indossate dagli astronauti durante le “passeggiate spaziali”.

Curiosità sulle tute spaziali

A poche ore dalla "passeggiata spaziale" di Luca Parmitano, scopriamo qualche curiosità sulle tute spaziali che consentono agli astronauti di uscire dalla Stazione spaziale internazionale.

Pubblicato da Focus su Giovedì 14 novembre 2019

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