Peacekeepers militari autonomi con intelligenza artificiale

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Il Pentagono e Replicator: si espande l’uso dell’IA in ambito militare. A fine novembre 2023 sono emersi ulteriori dettagli su un piano del Pentagono per l’utilizzo di migliaia di veicoli autonomi con intelligenza artificiale a livello militare. L’iniziativa si chiama Replicator e l’impegno preso da tempo dagli Stati Uniti d’America è quello di utilizzare l’IA in modo responsabile. Di mezzo c’è anche la questione Cina.

A tal proposito, come riportato anche da CBS News e Associated Press, è proprio per tenere il passo con quest’ultima che il Pentagono sta espandendo l’uso dell’IA in questo ambito. Di recente le forze armate statunitensi hanno utilizzato l’intelligenza artificiale in diversi contesti, ad esempio per quel che riguarda piccoli droni di sorveglianza, la manutenzione degli aerei dell’Air Force, il controllo dello spazio aereo e il tracking della forma fisica dei soldati, ma adesso si sta andando oltre.

L’obiettivo dichiarato è quello di mettere in campo i succitati migliaia di veicoli autonomi con IA entro il 2026. Si fa riferimento a veicoli descritti come “relativamente economici e consumabili“, per un piano già commentato ad agosto 2023 dal Vicesegretario della Difesa degli Stati Uniti d’America Kathleen Hicks. Quest’ultima ha indicato che l’iniziativa mira ad “accelerare il progresso nella troppo lenta innovazione militare statunitense relativa allo sfruttamento di piattaforme piccole, intelligenti, economiche e numerose“.

Per il momento i dettagli sull’utilizzo dei veicoli latitano e va ribadito che gli Stati Uniti d’America hanno da tempo preso l’impegno di fare uso dell’intelligenza artificiale in modo responsabile. Tuttavia, è già iniziato il dibattito relativo al fatto che un annuncio di questo tipo potrebbe potenzialmente accelerare anche il complicato processo di decisione relativo all’eventuale implementazione dell’IA su sistemi armati.

Il principale nodo è legato alla potenziale futura esistenza di armi letali autonome, anche se è bene ribadire che il Pentagono sta continuando a esplicitare che gli esseri umani avranno sempre il controllo. Il dibattito verte dunque sul fatto che il sempre maggiore progresso effettuato in questo ambito possa relegare a un ruolo di sola supervisione l’essere umano, soprattutto in un contesto in cui vengono utilizzati, ad esempio, sciami di droni.

Non c’è alcuna intelligenza artificiale che va in giro da sola. Le persone usano la tecnologia per cercare di comprendere meglio la nebbia della guerra“, ha affermato Missy Cummings, direttrice del centro di robotica della George Mason University ed ex pilota di caccia della Marina, in merito alle attuali tecnologie in uso da parte del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America. In ogni caso, considerato anche l’argomento particolarmente complesso, per maggiori dettagli in merito all’uso dell’IA in questo campo potreste voler approfondire direttamente quanto pubblicato sul portale ufficiale dell’U.S. Department of Defense.

FONTE: CBS News

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