Le tracce di atterraggio di alcuni UFO dimostrano che esiste una Terra immateriale

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Alcuni Ufo sono interessati a una Terra di materia eterica? Indagando sui pochi casi di atterraggio di UFO, di cui abbiamo particolari dati, emerge che il loro scopo non è la Terra di superficie e i suoi abitanti, ma una supposta Terra interna che l’uomo non conosce. Non si tratta della ipotetica Terra fisicamente cava a sostegno di mondo sotterraneo, nascosto e non facilmente raggiungibile, noto col nome di Agharti e Shamballah, ma di un mondo eterico fatto di materia sottile noto in esoterismo.

C’è un primo caso di atterraggio avvenuto a Marliens della Francia nel 1967 e un secodo caso avvenuto nel 1980 a Buseto Palizzolo (TP), che ora cercherò di esaminare almeno per la parte che sembra caratterizzare un genere di impronta rilasciate dai due UFO, tutta da spiegare, non dimostrando di essere quella di un consueto carrello di atterraggio.

Il primo caso dell’atterraggio è a Marliens della Francia:

Illustrazione 1: L'astronave aliena di Marliens, Digione (FR). Rilievo delle impronte rilasciate dall'UFO. Tratto dal libro “Giza la porta dell'infinito” di Guy Gruais e Guy Mouny. Edizione Armenia.
Illustrazione 1: L’astronave aliena di Marliens, Digione (FR). Rilievo delle impronte rilasciate dall’UFO. Tratto dal libro “Giza la porta dell’infinito” di Guy Gruais e Guy Mouny. Edizione Armenia.

Nel corso della notte del 10 maggio 1967, gli abitanti di Marliens videro passare sopra di loro quello che all’epoca veniva chiamato un «disco volante»; il velivolo era in fase di atterraggio. All’alba, le sue tracce erano visibili in un campo vicino, ed erano tipiche, come poterono costatare i gendarmi della brigata del cantone, Genlis della Francia.

L’illustr. 1 mostra il rilievo eseguito dalla brigata di gendarmeria di Genlis, poco distante da Marliens.

L’impronta (di una dozzina di metri di circonferenza), come si vede nell’illustr. 1 , aveva l’aspetto di una stella a 6 punte, all’interno della quale si distinguevano sei pozzetti che eventualmente avrebbero consentito di tracciare una seconda stella, interna più piccola.

La configurazione del fondo dei suddetti pozzetti (visti in dettaglio), con le due cave orbitali che si immergono nel terreno, è piuttosto curiosa. Di qui mi è sorta la convinzione che lo sbarco degli alieni è avvenuto attraverso questi pozzetti e non al solito modo tramite una scaletta per scendere sulla piana terrestre. Allora lo sbarco deve essere avvenuto per accedere nella profondità terrestre, ma non c’è traccia del vano di passaggio se non per un breve tratto. Ed è ben chiaro che l’interesse degli occupanti alieni dell’astronave non riguardava la terra con i loro abitanti.

Questo dimostra che gli alieni avessero una capacità di trasformare la loro costituzione corporea, da materia fisica in materia eterica per accedere in un mondo astrale-eterico sotterraneo, una materia nota in esoterismo. Ed ecco che si è fatto strada in me la teoria della “Terra Cava”, cioè del mondo sotterraneo di Agarthi, o di Shamballa1. Ma non un mondo posto nella cavità terrestre, una concezione priva di sostegno razionale, piuttosto fatto di materia sottile compenetrata. È un argomento incomprensibile ma si capirà meglio fra poco.

Illustrazione 2: Pianta e sezione delle traccia dei fori sul terreno dell'Ufo di Buseto Palizzolo. Per gentile concessione del signor Davide Ferrara vicepresidente del Coordinamento CUN Sicilia.
Illustrazione 2: Pianta e sezione delle traccia dei fori sul terreno dell’Ufo di Buseto Palizzolo. Per gentile concessione del signor Davide Ferrara vicepresidente del Coordinamento CUN Sicilia.

Il secondo caso dell’atterraggio è a Colli di Buseto Palizzolo di Catania:

Intanto il 12 aprile 1980, in zona Colli di Buseto Palizzolo di Catania, avviene un altro atterraggio di astronave aliena, le cui impronte rilasciate sul terreno sembrano essere simili a quelle dell’atterraggio alieno di Marliens appena esaminato.

Un folto gruppo di esperti del Centro Ufologico Nazionale (CUN), sede di Palermo, si adoperarono per fare un intenso lavoro di rilievo delle impronte rilasciate dalla presunta astronave aliena. L’illustr. 2 accanto mostra in dettaglio l’impronta rilasciata dall’astronave e anche in questo caso, i vistosi fori sul terreno rilasciate da essa, sembrano dimostrare la stessa cosa del precedente caso di Marliens.

Il teletrasporto nel mondo sotterraneo immateriale attraverso i fori nel terreno

Visionando l’illustr. 2 si nota chiaramente che secondo l’opinione degli esperti del CUN, che hanno fatto i rilievi che nei fori sul terreno, in essi vi sono alloggiati una sorta di complessi tubi telescopici. Ma volendo conformarsi agli analoghi fori dell’astronave aliena del caso Marliens, lo stesso concetto dei tubi telescopici, qui non è attuato.

Non riesco a immaginare quale sia la funzione delle aste telescopiche immaginate dagli ufologi del CUN che non avevano altre idee, se non questa, per giustificare gli irregolari fori divergenti. Tuttavia, da parte mia, ipotizzo che i soli fori potrebbero far parte del sistema di teletrasporto per il trasbordo, in una supposta “terra cava” del nostro pianeta, come nel caso di Marliens, con la differenza dell’aggiunta dei pozzetti a mo’ di “anticamera”.

Secondo me, per spiegare la presenza di questo genere di astronavi aliene, ma già se ne è parlato per il caso Marliens, vale capire che la natura degli esseri che li guidano è quella di esseri non corporei come noi della terra, ma di natura astrale-eterica, e provengono da un loro mondo. O comunque forse anche di natura simile alla nostra, ma in grado di trasformarsi in esseri incorporei.

Volendo capire la loro natura in rapporto a noi terrestri, vale esaminare la nostra natura che si conosce dal punto di vista esoterico. Anche noi siamo dotati di un involucro eterico complesso, cioè fatto a più strati di materia sottile compenetrati fra loro.

C’è chi ritiene anche, che gli esseri alieni in questione non provengono da altri “pianeti”, così come concepiti nella mente umana, ma da un mondo astrale “interpenetrato” nella terra, non percettibile dall’uomo. Questa versione è possibile visto che gli alieni di Marliens e di Buseto si sono immersi nella nostra terra, adattando la loro natura corporea astrale con quella degli abitanti del supposto mondo sotterraneo. Dunque sono in grado di convivere con quelli del mondo sotterraneo.

L’Ottava Sfera dell’Antroposofia

Una spiegazione di una Terra di natura eterico-astrale ci viene dall’Antroposofia di Rudolf Steiner, filosofo, esoterista e pedagogista nato in Austria nel 1861.

L’antroposofo Giorgio Tarditi Spagnoli, nel post “Anti-elementali: l’era post-atomica e la venuta degli alieni” ne parla giusto in stretta relazione con l’ufologia.

I fatti inspiegabili trattati dell’ufologia – egli dice – sono fenomeni eterico-fisici che si manifestano nell’atmosfera terrestre. Nubi luminose, fulmini globulari, sfere di luce sono “fenomeni metreologici spesso associati agli UFO me che invece fanno parte dell’attività degli spiriti elementari. Il carattere nefasto che assumono tali manifestazioni nell’anima umana è dovuto alla formazione della cosiddetta “Ottava Sfera”.

Illustrazione 3: Lo spazio dell'Ottava Sfera. Crediti: giorgio tarditi Spagnoli.
Illustrazione 3: Lo spazio dell’Ottava Sfera. Crediti: giorgio tarditi Spagnoli.

L’Ottava sfera è situata nell’orbita descritta dalla Luna, e ha come suo centro il centro della Terra. Questa sfera è posta al limite tra la regione eterica del mondo fisico e la cosiddetta subnatura, ovvero le sfere contenute entro la crosta terrestre. Questo spazio che potremmo definire antieterico, è dominato dalle potenze dell’ostacolo, in special modo da Lucifero e Arimane. La loro influenza, infatti, mira a far cadere le azioni dell’uomo fuori dell’azione mediatrice e riparatrice del Cristo, così che la materia non venga compenetrata dal principio dell’Io (e quindi spiritualizzata) bensì che ricada o entro le forze egoistiche (Lucifero) o entro quelle nichilistiche (Arimane)2.

A questo punto potremmo pensare che gli alieni sbarcati a Marliens della Francia e a Buseto Palizzolo di Catania, si siamo immersi nella suddetta subnatura della Terra sotterranea ovvero nelle sfere astrali contenute entro la crosta terrestre. Dunque lo spazio definito antieterico, – mettiamo – dominato dalle potenze dell’ostacolo, in special modo da Lucifero e Arimane, come suddetto.

Tuttavia hanno lasciato delle impronte nel terreno e particolarmente i vani di passaggio verso il loro mondo eterico per il teletrasporto. E questo è una prova inoppugnabile dell’esistenza di un mondo compenetrato a quello esterno.

Autore: Gaetano Barbella – Brescia, 5 aprile 2023

  1. https://it.wikipedia.org/wiki/Agarthi
  2. https://www.giorgiotarditispagnoli.com/post/anti-elementali-l-era-post-atomica-e-la-venuta-degli-alieni
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