Granello di polvere di cometa ritrovato in un meteorite

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Ritorno al futuro: meteorite matrioska, ritrovato un reperto risalente alle origini del sistema solare. Curioso ritrovamento di un frammento proveniente da una cometa, delle dimensioni di un decimo di millimetro, all’interno del meteorite La Paz Icefield 02342, trovato in Antartide. La scoperta, pubblicata su Nature Astronomy, potrebbe gettare una nuova luce sul processo di formazione del Sistema solare.

Un po’ di fortuna fa sempre comodo, anche a chi fa ricerca. Ed è proprio grazie a una fortunata serie di eventi cosmici, che un granello di polvere cometaria è stato ritrovato all’interno di un meteorite. Non un granello qualunque, sia chiaro. Ma un antichissimo reperto proveniente dal misterioso passato del Sistema solare e che potrebbe gettare una nuova luce sul processo di formazione che ha reso un noioso sobborgo della Via Lattea il luogo accogliente che noi Sapiens chiamiamo “casa”. Un incredibile viaggio nel tempo e nello spazio reso possibile grazie al lavoro di Rhonda Stroud Bradley De Gregorio del Naval Research Laboratory statunitense.

Crediti: US Naval Research Laboratory.
Crediti: US Naval Research Laboratory.

Tutto è iniziato con il curioso ritrovamento di un frammento delle dimensioni di un decimo di millimetro, proveniente da una cometa, nascosto a sua volta all’interno di un meteorite, denominato La Paz Icefield 02342.

Il meteorite matrioska è stato raccolto in Antartide nel 2002 e si dev’essere formato circa 4.5 miliardi di anni fa, probabilmente oltre l’orbita di Giove. «Il granello di polvere che ha custodito durante tutto questo tempo proveniva anche da più lontano, dalle regioni esterne dove si sono formate le comete. Durante il processo di formazione degli asteroidi che popolano il Sistema solare quel granello è stato inglobato in un meteoroide che, caduto nella regione Antartica del pianeta Terra, ha aspettato buono buono che uno scienziato venisse a ripescarlo» spiega De Gregorio, non nascondendo l’entusiasmo per questa scoperta stupefacente (e del tutto imprevedibile).

Ricostruire la provenienza del frammento cometario è stato possibile grazie ad alcuni, preziosi indizi: le minuscole particelle di carbonio rinvenute al suo interno hanno una “carta di identità” – o meglio, una firma – isotopica diversa dal materiale proveniente dal Sistema solare. Inoltre le analisi hanno evidenziato la presenza di piccolissimi granelli vetrosi conosciuti come gems, dall’inglese glass embedded with metal and sulfides, vetro con incorporati metalli e solfuri. Tutte sostanze comunemente rinvenute negli studi sulle comete.

Per saperne di più: Leggi su Nature Astronomy l’articolo “A cometary building block in a primitive asteroidal meteorite” di Larry R. Nittler, Rhonda M. Stroud, Josep M. Trigo-Rodríguez, Bradley T. De Gregorio, Conel M. O’D. Alexander, Jemma Davidson, Carles E. Moyano-Cambero e Safoura Tanbakouei.

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