Così si disintegra una cometa: le straordinarie immagini riprese da Hubble

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Decine di frammenti al posto della coda: il telescopio spaziale ha fotografato la fine della Ikeya-Murakami. “Dovremo rivedere ciò che sappiamo di questi corpi celesti”.

La coda è scomparsa. Al suo posto, decine di frammenti e una nuvola di polvere. Così si è disintegrata la cometa 332P/Ikeya-Murakami. Una fine violenta per un corpo celeste vecchio quanto il sistema solare. La scena è stata immortalata dal telescopio spaziale Hubble nel gennaio scorso, anche se la Nasa ha diffuso le relative immagini solo oggi.

Per ammissione della stessa Agenzia spaziale americana, si tratta dei scatti più nitidi mai realizzati durante lo sbriciolamento di una cometa, processo noto agli astronomi ma non con la ricchezza di dettagli messa ora a disposizione da Hubble. La Ikeya-Murakami stava transitando a 150 milioni di miglia dal Sole e a 67 dalla Terra.

Ma è stato proprio l’avvicinamento alla nostra stella a innescare il processo di disgregazione. In base ai dati raccolti da Hubble, il calore solare avrebbe scaldato la cometa provocando la fuoriuscita di getti di gas dalla sua superficie (lo stesso meccanismo che dà origine alla coda). Viste le piccole dimensioni del nucleo (grande quanto cinque campi da calcio), questi getti hanno agito come dei veri e propri razzi, innescando una rapidissima rotazione dello stesso nucleo. A quel punto la forza centrifuga ha finito per proiettare verso l’esterno gli strati più superficiali della cometa.

Hubble ha ripreso per tre giorni, dal 26 al 28 gennaio 2016, ciò che resta della cometa: un nucleo più brillante (in basso a sinistra nella foto) e 25 frammenti che continuano a seguirlo nella sua orbita. E così il corpo celeste ora procede “in ordine sparso”, per una lunghezza complessiva stimata dagli astronomi della Nasa in 3000 miglia.

“Sapevamo che le comete si disintegrano, ma non c’era mai stata una osservazione diretta così dettagliata” ha spiegato David Jewitt dell’Università della California a Los Angeles. “Inoltre, si riteneva che la fine di questi corpi celesti fosse dovuta soprattutto all’evaporazione dovuta ai passaggi ravvicinati intorno al Sole. Le immagini riprese da Hubble potrebbero costringergi a rivedere le nostre teorie sulla morte delle comete”.

Based on the Hubble data, the research team suggests that sunlight heated up the comet, causing jets of gas and dust to erupt from its surface. Because the nucleus is so small, these jets act like rocket engines, spinning up the comet’s rotation. The faster spin rate loosened chunks of material, which are drifting off into space.

Read more at: http://phys.org/news/2016-09-hubble-close-up-disintegrating-comet.html#jCp

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