Tra teorie e segnali dell’Apocalisse: “Fine del mondo? Sarà nel 2019”. Numerosi segni indicano che la fine del mondo è vicina. Almeno così dicono alcuni studiosi della Bibbia.
Ogni anno puntualmente c’è qualcuno che predice la fine del mondo.
Lo hanno fatto con il baco del 2000, poi con i vari allineamenti dei pianeti, poi con le profezie Maya. Per fortuna siamo ancora qui, ma non certo al sicuro.
Alcuni studiosi della Bibbia affermano infatti che alcuni eventi successi nell’anno appena trascorso sono inequivocabili segni che l’apocalisse è vicina. Dalla nascita della mucca rossa, ai vulcani che si riattivano i profeti della fine hanno stabilito che abbiamo appena un anno (forse meno) di sopravvivenza e praticamente non stapperemo lo spumante del 2020.
Il profeta Ezecchiele ha scritto che il Mar Morto il mare altamente salato dove non vivono i pesci proprio per l’alta presenza di sodio prenderà vita prima della fine dei tempi. Si racconta che Dio abbia maledetto le acque che avrebbe riportato in vita prima dell’arrivo del Messia. In effetti è successo che piccoli pesci sono apparsi nelle acque salatissime dando ragione al profeta.
Nel 2018 il Temple Istitute ha annunciato la nascita della mucca rossa, altro segno dell’imminente apocalisse. Sempre nell’anno appena trascorso nel sacro muro di Gerusalemme è comparso un serpente ripreso dai moltissimi turisti presenti sul posto.
Il serpente rappresenta il male impersonificato, come quello che ha tentato Eva nel Giardino dell’Eden. Anche questo visto come un segno dell’avvento del Messia. Ma non solo animali portano questi messaggi ne esistono altri ancora più inquietanti.
Gli studiosi vedono il risvegliarsi del fuoco e quindi dell’attività vulcanica un’altra inquietante ipotesi che il tempo per gli umani è agli sgoccioli. La furia di Dio, sostengono ancora gli studiosi, sarà annunciata da un aumento di eventi sismici tra cui terremoti e vulcani. E anche questa è un’altra cosa che possiamo spuntare dalla lista “Fine del mondo”.
Chiaramente anche la politica globale è vista come un segno della fine del mondo, ed in particolare le tensioni in corso in Israele. “La guerra distruggerà il mondo intero” viene scritto nel 1200 nella Bibbia parlando di una guerra apocalittica tra Israele e Iran.
E tanto per essere positivi continua: “Le Nazioni cadranno e ci saranno dolori paragonabili alle doglie del parto”. Rabbi Pinchas Wiston sostiene che la guerra è una “crisi profetica basata sulla Bibbia”.
Poteva non entrare il Presidente Trump nelle predizioni apocalittiche? Chiaramente no. Uno dei segni letti come profetici è la decisione del Presidente di trasferire l’ambasciata americana degli Stati Uniti da Tel Aviv a Gerusalemme. La sua decisione ha infranto decenni di tradizione diplomatica e molti hanno letto un significato spirituale come un primo passo verso la realizzazione della promessa di Dio ai discendenti del Profeta Abramo.
Ora sapete tutto, quindi i vostri progetti per il 2019 forse andranno rivisti e sia la dieta che l’iscrizione in palestra forse vanno messi in secondo piano.
Lascia un commento