La striscia negativa del Bitcoin di quest’anno si è così estesa fino a superare il 50% di perdite dall’inizio del 2018. Anche altre valute virtuali sono calate sensibilmente, portando il valore totale dei “digital asset” tracciati da Coinmarketcap.com a un minimo da due mesi di 294 miliardi. A cavallo tra 2017 e 2018, all’apice dell’entusiasmo per il Bitcoin e i suoi epigoni, il valore complessivo delle criptomonete aveva raggiunto 830 miliardi di dollari.
Poi una serie di cyber-problemi hanno impattato il settore, a cominciare dal furto di circa mezzo miliardo di dollari di criptomonete dalla giapponese Coincheck. Si sono anche susseguite le notizie di prossime strette regolatorie in molti Paesi, che non hanno facilitato la vita alle valute digitali. L’ultimo caso di cronaca non è stato certo dei peggiori, ma secondo gli addetti ai lavori ha scatenato un’ondata di panico dovuta semplicemente al nesso: se è accaduto in quel caso, pur facendo pochi danni, può anche accadere in realtà maggiori e con effetti più gravi. Anche la bassa liquidità sul mercato, visto che il tutto è accaduto durante il fine settimana, può aver esacerbato gli effetti.
Non è la prima volta, nel corso del 2018, che il bitcoin scende sotto la soglia dei 7mila dollari. In realtà, il minimo dell’anno era stato raggiunto a fine marzo, a quota 6620 dollari, un livello non lontano dal minimo odierno. A frenare le quotazione, dopo il boom dello scorso anno, sono state una serie di fattori. Il primo è la sua diffusione: dopo l’euforia iniziale, le criptomonete sono ancora poco utilizzate, in contesti molto particolari e non hanno raggiunta una diffusione su larga scala. Inoltre, è intervenuto come effetto di stabilizzazione della speculazione la quotazione dei primi derivati sulle borse americane, a partire dal listino di Chicago, il più importante al mondo per questo tipo di prodotti. In poche parole, il bitcoin è trattato alla stregua di una materia prima, con tutto quello che ne consegue. A cominciare dai meccanismo “piscologico” della finanza: se un attacco hacker ne mette in dubbio la solidità tecnologica viene da pensare che tutti venderanno e gli investitori si adeguano. Che è poi quello che è accaduto questa mattina.
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