Gladys, madre di 12 gemelli, messa al bando: lei e i suoi bambini portano sfortuna

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Una madre, 6 coppie di gemelli, cioè 12 bambini. Quella che vi raccontiamo oggi è una storia incredibile, ma assolutamente vera. Scovata da Muliro Telewa, un cronista della Bbc in Kenya. Una storia che fa riflettere anche sulla fragilità della posizione delle donne nella società in molti Paesi africani.

Mentre nell’Occidente ricco le coppie a volte si dannano per riuscire ad avere un bambino, e quando non ci riescono si sottopongono a iter lunghi e snervanti per un’adozione (ricordiamo la proposta 3 del Libro Bianco di Elle), in Africa i bambini nascono nelle condizioni più difficili e il fardello pesa sulle spalle delle mamme.

Gladys Bulinya ha 35 anni e vive a Nzoia, un villaggio poco lontano dal lago Victoria, in Kenya. Quando andava al liceo, è rimasta incinta. Lei e il suo ragazzo erano troppo giovani per sposarsi, ma Gladys – che è cattolica e credente – decise di portare ugualmente a termine la gravidanza.

La 17enne Gladys diventò così madre di John e James, due magnifici gemelli. Per decisione dei genitori, i piccoli le furono tolti e lasciati in ospedale per essere adottati.

Nonni crudeli? Forse. Ma la famiglia della ragazza è di etnia bukusu, una popolazione luhya bantu dell’Africa orientale. Secondo la tradizione bukusu, i gemelli portano sfortuna: se uno dei due non muore, moriranno uno o entrambi i genitori.

Fortunatamente il padre del ragazzo di Gladys apparteneva ad altra etnia, per cui prese John e James con sé, e i due ragazzini, ormai 17 enni, da allora vivono con il nonno.

I guai di Gladys non erano finiti. A 22 anni, si sposò e poco dopo diede alla luce di nuovo due gemelli, Duncan e Dennis. I suoceri, spaventatissimi, cacciarono lei e i suoi bambini. La donna finì di nuovo a casa dei genitori, per niente contenti.

Per sbarazzarsi di lei e dei piccoli, le trovano un marito più vecchio di 20 anni. E così, Gladys si sposa di nuovo. Ma l’unione è “funestata” dalla nascita di altre 4 coppie di gemelli, per un totale di 8 bambini, da aggiungere ai 2 del matrimonio precedente.

Il marito, già vecchio, l’ha comunque piantata dopo la nascita degli ultimi due bambini. E oggi Gladys da sola deve provvedere ai suoi 10 figli. Fra mille difficoltà: inclusa l’impossibilità di mandare tutti a scuola. Il villaggio non è tenero con loro. Una donna con 10 gemelli è una portatrice di sfortuna. Ed è già tanto che affidino qualche lavoretto, a lei e ai più grandi, per poter sopravvivere.

Gladys ha accettato di essere sterilizzata, per non rischiare in futuro altri parti gemellari e uno stuolo più numeroso di bambini da mantenere.

Due riflessioni: in primo luogo, la sopravvivenza delle tradizioni tribali genera ancora fenomeni di discriminazione e ostracismo sociale. In Kenya, tra i bukusu, si emarginano i gemelli, ma altrove in Africa si colpiscono gli albini, le donne che non accettano le mutilazioni genitali, i bambini accusati di stregoneria.

In secondo luogo, a pagare sono sempre i più deboli: i minori e le donne. E sulle spalle femminili – le africane sono candidate al Nobel per la pace per i loro sforzi – ricade un grande peso, anche quando la famiglia non è afflitta da eventi sfortunati secondo la cultura dominante.

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