I sintomi del COVID stanno cambiando: cosa tener d’occhio ora. Le varianti del Coronavirus portano a sviluppare sintomi diversi, ecco i più diffusi oggi.
Anche se i titoli dei giornali non lo riportano più sulle prime pagine, il Covid19 segna nuovi casi d’infezione ogni giorno. Conoscendo meglio il virus, oggi è possibile farvi fronte in maniera più efficace rispetto al passato ma non bisogna mai sottovalutare la sua presenza. Per via delle sue mutazioni, poi, la sintomatologia connessa varia da soggetto a soggetto e anche a seconda della variante che va diffondendosi. Rispetto solo a qualche settimana fa, per esempio, i sintomi che rivelano un possibile contagio stanno cambiando ancora.
L’imprevedibilità, infatti, è la sola costante del Coronavirus che tenta ogni via per rendere difficile il suo riconoscimento. In generale, per fortuna, rispetto al ceppo originale di due anni addietro, oggi le varianti mietono meno vittime e questo grazie ai dispositivi di protezione individuale e al distanziamento sociale. Chi poi ha completato il ciclo vaccinale, secondo quanto comunica ZOE Health Study, ha fino a cinque volte in meno di probabilità di essere ricoverato in ospedale.
Proprio l’essere o meno vaccinati, tra l’altro, influisce non solo sulla gravità delle eventuali complicazioni ma anche sul tipo di sintomi che si sviluppano. Ecco, allora, quali sono in questo momento i segnali da tener d’occhio. Lo studio citato riferisce che chi ha completato il primo ciclo vaccinale, se contagiato da Coronavirus, tende a presentare come sintomo più frequente il mal di gola. Seguono, per diffusione, tosse persistente, rinorrea, mal di testa e naso chiuso.
I soggetti, invece, con una sola dose di vaccino dichiarano di soffrire innanzitutto di mal di testa. Quindi, di starnutire con insistenza, di avere il nasco che cola, tosse e solo da ultimo mal di gola. Infine, nei non vaccinati i sintomi più ricorrenti sono mal di testa, febbre, mal di gola, tosse e rinorrea. Nel complesso, quindi, emerge come il rialzo della temperatura corporea sia scongiurato dalla vaccinazione diventano un sintomo minoritario nella maggior parte della popolazione.
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