Si chiama Electrick, e in buona sostanza consiste in uno spray che si applica sugli oggetti e che, tramite un algoritmo software, consente di identificare i cambiamenti nel flusso di energia elettrica che attraversa una superficie conduttiva. Basta applicare un sottile strato di vernice conduttiva su un oggetto e avviare le applicazioni appropriate. SI può applicare lo spray per esempio al volante di un’auto, aggiungendo i controlli touch per il volume del sistema audio o per cambiare la stazione radio. Allargando gli orizzonti non è difficile pensare al potenziale che potrebbe avere una soluzione del genere all’interno dell’ambiente domestico: per esempio potrebbe bastare passare le mani su una parete per abbassare le luci.
Chris Harrison, assistente presso lo Human-Computer Interaction Institute (HCII) e a capo del gruppo di ricerca, ha spiegato che “per la prima volta siamo stati in grado di prendere una lattina di vernice spray e di usarla per mettere un touchscreen su qualsiasi cosa”. Al momento le grandi superfici touch sono costose e per lo più disponibili solo nei laboratori di ricerca. Con Electrick si possono creare superfici touch applicando vernici conduttive, alcuni tipi di materie plastiche o strisce conduttive. È compatibile con le tecniche comuni come il rivestimento a spruzzo, e il metodo di per sé non è innovativo: sfrutta la nota tecnica della tomografia elettrica, che consiste nell’acquisire un numero adeguato di misure elettriche tramite elettrodi posti sull’oggetto.
Un altro punto a favore di questa idea è che si può aggiungere uno strato protettivo sopra alla vernice conduttiva in modo che sia durevole nel tempo. Rispetto ad altri sistemi di input touch però è meno preciso: può rilevare il tocco con un’approssimazione di un centimetro, che sarebbe inaccettabile per lo schermo di uno smartphone, ma va più che bene per esempio per accendere o spegnere la luce quando si esce da una stanza.
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