John McAfee per ora non svelerà la vera identità di Satoshi Nakamoto. Infatti, nonostante avesse promesso di essere pronto a farlo, ieri ha affermato su Twitter che in questo momento non può rischiare.
A dire il vero, conoscendo il personaggio, questo dietrofront non stupisce poi più di tanto. La scusa addotta è che sarebbe imminente la richiesta di estradizione degli USA alle Bahamas. McAfee, infatti, risulta attualmente in esilio proprio alle Bahamas, ed afferma che il suo avvocato Mario Gray gli ha consigliato di desistere perché rivelare l’identità di Satoshi in questo momento potrebbe influenzare il processo e minacciare effettivamente l’estradizione.
Pertanto, il noto influencer ha dichiarato che, per ora, si limiterà ad attendere l’evoluzione degli eventi, rimandando di fatto la rivelazione della vera identità del creatore di Bitcoin.
Anche perché il rischio che sia realmente costretto ad affrontare un procedimento legale che potrebbe portare alla sua estradizione è reale.
D’altra parte c’è anche chi sostiene che rivelare l’identità di Satoshi potrebbe danneggiare il prezzo di bitcoin, la comunità dei bitcoiner o entrambi. In altre parole, al di là della scusa di McAfee, il fatto che si continui a non sapere chi sia il creatore di Bitcoin potrebbe giovare all’intero sistema crypto.
Nel frattempo Bloomberg ha pubblicato alcuni stralci di un’intervista con McAfee riguardanti anche la vicenda di Nakamoto.
Durante questa intervista McAfee ha dichiarato:
“La gente dimentica che sono un tecnologo, sono uno dei migliori. Per tutta la mia vita ho scovato persone che sono le migliori al mondo a nascondere la loro identità. Trovare Satoshi è stato un gioco da ragazzi per me. Ho parlato con lui, e non è contento del mio tentativo di liberarlo”.
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