Covid 19: virus mutato in visoni allevati in Danimarca. Chiudere quelli italiani. Il virus SARS-COV-2, che ha infettato 63 allevamenti di visoni in Olanda, 101 in Danimarca e che ha portato all’abbattimento di milioni di animali, con il gas, sta mutando. In Europa centinaia di persone sono già state infettate dai visoni di questi allevamenti. E ci sono stati contagi anche in Spagna e negli Stati Uniti.
Come se la sofferenza di milioni di animali sfruttati in condizioni disumane per la produzione di pellicce non bastasse per chiuderli, ora dobbiamo fare i conti con i seri rischi sanitari di questi allevamenti.
In Italia si allevano visoni (circa 60.000 animali) nelle province di Brescia, Cremona, Padova, Venezia, Forlì, Ravenna, L’Aquila. Ognuno degli 8 allevamenti ancora attivi nel nostro paese costituisce un possibile serbatoio del virus SARS-CoV-2.
La LAv ha rinnovato la richiesta al Ministro della Salute, Roberto Speranza, di vietare definitivamente nel nostro Paese l’allevamento di visoni e di ogni altro animale per la produzione di pellicce.
Inferno Danimarca: iniziata l’uccisione dei visoni colpiti da Sars-Cov2
Dopo l’annuncio dello scorso 1° ottobre, sono cominciate le operazioni di uccisione dei visoni degli allevamenti danesi colpiti dal Sars-CoV2.
Più di 1,5 milioni di visoni saranno abbattuti: per ogni allevamento focolaio, verranno svuotati tutti gli allevamenti presenti nel raggio di 8 km. Ad oggi sono confermati 63 focolai, almeno 150 allevamenti da “svuotare”.
Il Governo ha schierato nella regione dello Jutland (epicentro dell’epidemia) una vera e propria task force con 200 uomini dell’Agenzia per la gestione delle emergenze e dell’Amministrazione veterinaria. All’aeroporto di Aalborg sono stati allestiti un centro di comando e uno spazio per gli operatori, da cui viene diretta la mattanza.
Una situazione agghiacciante accompagnata da immagini scioccanti diffuse da organi d’informazione locali, come quella con decine di camere gas dirette verso gli allevamenti, che portano alla memoria drammatiche immagini di cortei funebri, cui anche recentemente abbiamo purtroppo assistito.
Anche in Italia ci sono allevamenti di visoni, ma il Ministro della Salute Roberto Speranza non ha ancora risposto alle nostre istanze che chiedono un monitoraggio delle condizioni sanitarie di questi animali e, soprattutto, per la introduzione anche nel nostro Paese del divieto di allevare animali al solo scopo di farne pellicce.
Covid, shock Danimarca: annunciato abbattimento 1 milione di visoni
Il Governo della Danimarca ha affermato che dal mese di giugno ad oggi, sono stati registrati 41 focolai di SARS-CoV-2 nei visoni allevati per la produzione di pellicce e che numerose persone (allevatori e operatori del settore) si sono ammalate di Covid-19, alcuni dei quali presentano una variante del virus SARS-CoV-2 con la stessa sequenza genetica di quello rilevato nei visoni.
“È più pericoloso essere un allevatore di visoni che essere impiegato nel sistema sanitario [..]”, una delle dichiarazioni scioccanti rilasciate dal Ministro dell’Agricoltura danese, Mogens Jensen, e dall’epidemiologo Kåre Mølbak: per questo il Governo danese ha deciso di procedere all’abbattimento di tutti i visoni presenti nei 41 allevamenti infetti e in tutti gli altri allevamenti nell’epicentro della epidemia, 100 strutture con un numero complessivo di 1 milione di visoni.
In Italia si allevano visoni (circa 60.000 animali) nelle province di Brescia, Cremona, Padova, Venezia, Forlì, Ravenna, L’Aquila. Ognuno degli 8 allevamenti ancora attivi nel nostro paese costituisce un possibile serbatoio del virus SARS-CoV-2.
La Lav rinnova la richiesta al Ministro della Salute, Roberto Speranza, di vietare definitivamente nel nostro Paese l’allevamento di visoni e di ogni altro animale per la produzione di pellicce.
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