
Devi morire. Di vecchiaia o di cancro, ma devi morire. Un mistero della vita (si può vivere per sempre?) risolto con la matematica da due biologi. Risposta: no.


L’EVOLUZIONE HA GIÀ DETTO NO. I biologi evoluzionisti hanno iniziato a spegnere le speranze di una vita eterna (su questa Terra, almeno) con due principi scientifici fondamentali: l’ombra della selezione e le differenze nell’azione dei geni in gioventù e in vecchiaia. La premessa di tutto il discorso è sorprendentemente semplice:
L’ombra della selezione identifica la fase in cui la selezione naturale non agisce più sulle mutazioni che insorgono in età avanzata, quando gli individui si sono riprodotti. Anche se le naturali mutazioni del Dna sono negative, infatti, non influiscono sulla prole dell’individuo, già nata: perciò non sono più “oggetto di interesse” della selezione naturale e non vengono bloccate.

Se poi questi stessi geni hanno un’azione negativa in vecchiaia… peggio per gli anziani, che si ritrovano con pezzi di DNA dall’azione contrastante.
LA MATEMATICA DELLA MORTE. Queste erano le premesse, a cui si aggiunge una dimostrazione matematica elaborata da due studiosi del dipartimento di ecologia e biologia evolutiva dell’Università dell’Arizona. I ricercatori fanno notare che negli organismi multicellulari le cellule devono cooperare per mantenere in vita l’intero organismo: nel fare questo alcune cellule potrebbero anche essere eliminate perché non si riproducono più, non riescono a riparare eventuali danni e perciò non sono più funzionali.

Costruendo un modello matematico delle popolazioni cellulari, i due studiosi hanno dimostrato che, prima o poi, le cellule vanno incontro a una delle due tristi sorti: mancanza di funzionalità oppure crescita incontrollata. Le prime muoiono perché invecchiano, le seconde fanno morire il corpo di tumori o altre malattie. Risultato: le equazioni dimostrano che per organismi multicellulari, come siamo noi, la morte è inevitabile.
Dire che “è matematico” mi sembra un po’ una sciocchezza: forse si può dire che “è matematico” sulla base delle nostre conoscenze attuali. La domanda migliore da porsi, in tal caso, è: Che cos’è la vita?
In effetti, ma l’unica cosa certa finora è sempre stata la morte. 🙁