Ipotesi sull’origine del simbolo dell’infinito

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Ipotesi sull'origine del simbolo dell'infinito
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Il simbolo dell’infinito cosa è e da dove viene. Il simbolo matematico dell’infinito ∞ sembra un otto rovesciato.

Sicuramente la sua forma ricorda il concetto di illimitato ed eterno che vuole simboleggiare.

Ma da dove viene? Sembra essere nato da una distorsione dei numeri romani, ma esistono anche altre ipotesi. Vediamole.

Il simbolo dell’infinito ∞ lo conosciamo bene: un “otto capovolto”, una figura che effettivamente rende perfettamente il concetto matematico di illimitato, perché può essere percorsa all’infinito vista la sua forma chiusa.

Ma.. è così anche per lo zero! E quindi, da dove viene questo simbolo, cosa significa e perché ha proprio questa forma? Fu introdotto per la prima volta nel 1659 dal matematico inglese John Wallis.

Vediamo perché in questo articolo e vediamo anche i comandi da usare per comporlo sulla nostra tastiera del computer.

Esempio di simbolo dell’Uroboro
Esempio di simbolo dell’Uroboro

Da dove viene il simbolo dell’infinito ∞

Il simbolo dell’infinito ∞ – anche detto lemniscata dal nome della curva algebrica che lo descrive – sembra un otto capovolto, ma la sua origine è ben diversa.

La forma ∞ esprime molto bene il concetto di infinito, che indica una grandezza illimitatamente grande che può crescere in modo illimitato, cioè – appunto – senza fine.

Il primo matematico a utilizzare questo simbolo per esprimere il concetto di infinito fu il matematico inglese John Wallis che, nel 1659 all’interno della sua opera De sectionibus conicis sulle sezioni coniche, scriveva così:

Esto enim ∞ nota numeri infiniti

cioè, letteralmente “Questo simbolo ∞ denota numeri infiniti”.

Ci volle qualche tempo prima di arrivare all’uso sistematico di questo simbolo, che prese piede solo nel 1800.

Ma come mai Wallis scelse proprio questo otto rovesciato?

Il significato del simbolo dell’infinito

L’ipotesi sul perché Wallis scelse proprio ∞ come simbolo per l’infinito non è univoca, ma ci sono alcune tesi più solide di altre.

La più riconosciuta è che ∞ provenga da una variante del numero romano utilizzato per il numero 1000, che veniva scritto come M ma anche come CIƆ o, più semplicemente CƆ che, come potete notare, ha una grande similitudine con il simbolo ∞. Il simbolo CƆ oltre che esprimere la quantità 1000, veniva usato per intendere “tanti”, da cui il paragone con l’infinito.

Secondo lo storico della matematica Georges Ifrah, sia la M, sia CIƆ e conseguentemente ∞, derivano da deformazioni della lettera greca phi φ. La tesi del simbolo CƆ come padre di ∞ è tra l’altro avvalorata da un’incisione del 1588 ritrovata su un muro di Viterbo in cui si vede scritto in numeri romani ∞DLXXXVIII a indicare l’anno 1588, dove quindi ∞ sta proprio sostituendo la lettera M del 1000.

Incisione datata 1588, Viterbo, dove si legge ∞DLXXXVIII
Incisione datata 1588, Viterbo, dove si legge ∞DLXXXVIII

Altre interpretazioni vedono come origine di ∞ la lettera greca omega ω la cui forma ricorda quella dell’infinito e che occupa l’ultima posizione nell’alfabeto greco, da cui l’idea di illimitato.

Secondo alcuni, la forma potrebbe anche derivare dall’Uroboro – o Ouroboros – un simbolo che raffigura un serpente che si morde la coda e che veniva utilizzato come segno di eternità e del cosmo.

Secondo altri invece, potrebbe trattarsi di una “semplificazione” dell’analemma, cioè la figura che si forma nel cielo se fotografiamo il Sole durante l’anno sempre dallo stesso punto e alla stessa ora.

Analemma del Sole da Mottola, Puglia
Analemma del Sole da Mottola, Puglia

Come fare il simbolo dell’infinito sulla tastiera

Come con tanti altri simboli matematici, esistono degli shortcut (scorciatoie) per comporli direttamente in un testo con il nostro computer. Come al solito, Mac e Windows utilizzano comandi differenti:

  • per Windows i comandi sono Alt + 236 o Alt + 8734 se il computer è provvisto di tastierino numerico
  • sempre per Windows, sono Alt + FN + 236 o Alt + FN + 8734 se il computer ha solo la tastiera unica alfanumerica
  • per Mac, il comando unico è Option + g

Fonti: TreccaniUniversità degli Studi di BolognaUniversità BocconiYouMath

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