Falla nel sito delle Nazioni Unite. Migliaia di file accessibili a chiunque. Il “buco” è stato segnalato ma gli uffici si sono rimpallati la responsabilità per settimane. E intanto tutte le informazioni personali sono rimaste esposte.
Sono soprattutto curricula, ma anche documenti personali che gli uffici delle Nazioni Unite richiedono a chi si candida per un posto nell’organizzazione internazionale. Tutti raccolti in una directory a cui chiunque poteva accedere.
A trovarli è stato Mohamed Baset, un ricercatore di Seekurity che ha passato al setaccio il sito delle Nazioni Unite nel corso di un controllo di routine.
Il sito, come spiega Baset nel suo report, gira su WordPress e utilizza un’applicazione per consentire l’upload della documentazione per chi vuole trovare lavoro nelle Nazioni Unite.
Peccato che il sistema consenta il collegamento anche tramite semplice HTTP, aprendo la strada a eventuali attacchi Man in The Middle. Ma questo non è l’unico problema.
La directory in cui vengono memorizzati i documenti poteva infatti essere consultata da chiunque e il materiale scaricato con estrema semplicità.
Nonostante ripetute segnalazioni, infatti, sembrava che dalle parti delle Nazioni Unite nessuno avesse intenzione di correggere il problema. Baset, addirittura, ha ricevuto un’email in cui gli è stato detto che la competenza non è del Segretariato delle Nazioni Unite, ma dell’UNDP (Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo).
Un classico scaricabarile burocratico, fatto da qualcuno che però non sa come funzionano le procedure di responsible disclosure nel mondo della sicurezza informatica. Dopo aver atteso 48 giorni (il bug può essere corretto molto facilmente) Baset ha reso pubblico il problema.
Ora la directory sembra non essere più raggiungibile, ma è probabile che tutto il materiale al suo interno sia già stato scaricato da chiunque abbia saputo del bug.
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