Primo esperimento al Mondo di un ordigno nucleare

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Morte, distruttore di mondi”. Il Trinity Test e la prima bomba atomica. Gadget, la prima bomba atomica della storia, segna la svolta della Seconda Guerra Mondiale. Una creazione della quale lo stesso padre, Robert Oppenheimer, era spaventato.
Il 16 luglio 1945 esplose la prima bomba atomica. Il Trinity Test, così chiamato, fu il risultato di tre anni di ricerche e sperimentazioni portate avanti dal governo americano: il Progetto Manhattan.

La corsa all’arma nucleare

Lanciato dagli Stati Uniti nel 1942, si trattò di un progetto militare segreto la cui pianificazione era iniziata a partire dal 1939, quando all’allora presidente Franklin Delano Roosevelt era giunta voce delle ricerche messe in atto dalla Germania nazista: a Berlino, infatti, quello stesso anno erano riusciti a dividere per la prima volta un atomo, dando così il via alla ricerca sulle armi nucleari. Il punto di svolta avvenne con l’attacco da parte dei giapponesi al porto militare americano Pearl Harbor il 7 dicembre 1941: fu questo l’evento a spingere gli Stati Uniti a entrare in guerra come alleati della Gran Bretagna e dell’Unione Sovietica.

Fonte: Los Alamos National Laboratory
Fonte: Los Alamos National Laboratory

Vedendo l’intensificarsi della guerra e avendo presente gli impegni tedeschi nello sviluppo di armi nucleari, ma soprattutto il loro vantaggio rispetto agli Alleati, il governo americano decise così di dare il via al Progetto Manhattan. Sotto assoluta segretezza, tanto che non vennero neanche coinvolti fisici del calibro di Albert Einstein per paura che potessero lavorare per la controparte – Einstein era un rifugiato ebreo, ma pur sempre di origini tedesche – il progetto doveva da un lato portare informazioni sullo stato di avanzamento delle ricerche del nemico, come sviluppare un’arma che potesse essere utilizzato come vantaggio tattico e militare per vincere la guerra. Per quest’ultimo venne creata un equipe di alcuni dei fisici migliori dei tempi, fra cui Enrico Fermi, Leo Szilard e Julius Robert Oppenheimer.

L’ordigno che poteva dar fuoco alla Terra

Le ricerche per creare la prima arma atomica durarono tre anni. A capo vi furono il generale Leslie Groves, dal lato del coordinamento gestionale-amministrativo e Oppenheimer come direttore scientifico. I fisici coinvolti erano consapevoli solo fino a un certo punto della forza che una reazione a catena di fissione nucleare poteva generare, non essendo mai stata raggiunta prima. Non poche erano quindi le paure legate alla creazione di un’arma atomica.

Secondo una testimonianza di Fermi, lo stesso Oppenheimer all’inizio del Progetto Manhattan era spaventato della possibilità che un ordigno nucleare potesse dare fuoco all’atmosfera, segnando così la fine dell’umanità. Ma la ricerca dimostrò che un evento del genere sarebbe stato “altamente improbabile”. Nonostante questo il rispetto per una tale arma rimase costante, soprattutto per i fisici coinvolti, alcuni dei quali, dopo aver visto la detonazione durante il Trinity Test, chiesero di non utilizzare una tale arma.

La prima detonazione di una bomba atomica

Il 16 luglio 1945 la prima bomba nucleare, denominata The Gadget – congegno, aggeggio – è stata fatta detonare nel deserto della Jornada del Muerto in New Mexico, nella base di Los Alamos.

The Gadget era una bomba a plutonio, contenuta in una struttura sferica che pesava 48 chilogrammi, fatta esplodere durante l’operazione. Inizialmente l’ordigno doveva essere fatto esplodere all’interno di un contenitore, soprannominato Jumbo, che doveva servire come protezione in caso la reazione non fosse andata a buon fine. Alla fine delle ricerche la fiducia nel funzionamento corretto della bomba era però tale che si decise di detonarla sganciandola da una torre alta 30 metri, senza alcune protezioni attorno.

L’operazione fu denominata, come scritto, Trinity Test, perché l’area del deserto fu battezzata “Trinity” dallo stesso Oppenheimer. Il fisico teorico aveva una passione per la letteratura e la filosofia e la parola “trinity”, ovvero trinità, si riferiva a un poema dell’americano John Donne, in cui parlava della possibilità di redimersi agli occhi di Dio attraverso un atto abbastanza potente. La bomba atomica era vista, secondo alcuni, come la possibilità di porre fine per sempre alle guerre e di redimere quindi l’umanità.

Alle 5:29:45 esplose la prima bomba atomica della storia. Con una potenza di 19 tonnellate di tritolo, la bomba “illuminò la notte come il giorno”, lasciando un cratere largo 80 metri e profondo 1,4. L’impatto venne percepito fino a 160 chilometri di distanza, con i ricercatori che avevano cercato riparo a 8 chilometri dal punto di detonazione. La nuvola, tipicamente a forma di fungo, si raggiunse i 12 chilometri di altezza. L’unico fisico che osservò l’esplosione a occhio nudo fu Ralph Carlisle Smith, che descrisse come la luce emanata “era bianca, poi gialla, poi rossa fino a diventare un bellissimo colore viola“.

Il successo del test dette il via libera all’uso operativo della bomba atomica, infatti, neanche un mese dopo, due ordigni nucleari vennero utilizzati per attaccare le città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki, rispettivamente il 6 e il 9 agosto, segnando la fine della Seconda guerra mondiale. Il Trinity Test segna un punto di non ritorno: per guerra, ma anche per l’attualità. La storia da lì in poi è stata fondamentalmente plasmata dall’esistenza dell’arma nucleare. Oppenheimer dichiarò che, mentre osservava la detonazione di Gadget, gli passò per la testa un passaggio di una scrittura indù: “Ora sono diventato Morte, il distruttore di mondi“.

La prima bomba atomica: le immagini del Trinity Test

Il 16 luglio 1945 è stata sganciata Gadget, la prima bomba nucleare della storia. Figlia dei risultati del Progetto Manhattan e del suo direttore scientifico, Robert Oppenheimer, le immagini del Trinity Test hanno fatto la storia.

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