Olimpiadi: la CoViD-19 come le due guerre mondiali. Solo le due guerre mondiali erano riuscite a fermare le Olimpiadi: ora, a settantasei anni dall’ultima volta, ci è riuscito il nuovo coronavirus.
È ufficiale: i Giochi della XXXII Olimpiade, che quest’anno si sarebbero celebrati a Tokyo dal 24 luglio al 9 agosto, non si faranno. La notizia del rinvio al 2021 è arrivata ufficialmente il 24 marzo, ma era nell’aria già da un po’. A causa dello slittamento, per la prima volta nella storia dei Giochi Olimpici moderni (quelli che si disputano dal 1896) la manifestazione sportiva avverrà in un anno dispari (e non bisestile, a differenza di tutti gli altri a eccezione del 1900). In 124 anni le Olimpiadi non erano mai state rinviate, ma sì cancellate, altre tre volte, in concomitanza con i due conflitti mondiali della prima metà del Novecento.
GERMANIA MESSA AL BANDO. I Giochi Olimpici del 1916, che si sarebbero dovuti svolgere a Berlino, vennero sospesi a causa della Prima Guerra Mondiale. Quattro anni dopo, i vincitori del conflitto decisero di escludere la Germania dalla VII Olimpiade: la stessa cosa accadde nel 1948, durante le Olimpiadi di Londra, quando la Germania e il Giappone vennero esclusi dopo essere stati sconfitti nella Seconda Guerra Mondiale. L’Italia si salvò dall’espulsione per aver chiesto l’armistizio ai tedeschi nel 1943.
MALEDIZIONE GIAPPONESE. Sembra invece che sul Paese del Sol Levante gravi un anatema: già 80 anni fa, infatti, i giochi olimpici che avrebbero dovuto disputarsi a Tokyo vennero cancellati a causa del conflitto mondiale in corso. Anche nel 1944 le Olimpiadi saltarono per lo stesso motivo: sia quelle estive, che si sarebbero tenute a Londra, sia quelle invernali che avrebbero avuto luogo a Cortina D’ampezzo.
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