
Tra Nasa e SpaceX, una questione spinosa su propellente e sicurezza. Secondo il Washington Post, la Nasa ed Elon Musk si starebbero da tempo scontrando su una procedura di rifornimento che potrebbe mettere a rischio l’incolumità dei futuri astronauti sulla capsula Dragon.
Secondo quanto riportato sul Washington Post, prima che SpaceX sia ufficialmente incaricata dalla Nasa di traghettare gli astronauti fino alla Stazione spaziale internazionale c’è una cruciale questione da risolvere. Tra l’agenzia spaziale americana e l’azienda di Elon Musk ci sarebbe infatti un’accesa discussione aperta su un problema che riguarda la sicurezza degli equipaggi.
Per rifornire il Falcon 9 di quantità maggiori di propellente, da poter utilizzare per eventuali manovre di emergenza, SpaceX utilizza un approccio “creativo”: lo porta a temperature estremamente basse per aumentarne la densità, diminuirne il volume e farne entrare di più nei serbatoi.
BENZINA IN DIRETTA. Queste condizioni richiedono che il carburante sia caricato nei serbatoi appena prima del decollo – quando gli astronauti saranno già a bordo della versione modificata della Dragon, la capsula attualmente utilizzata per missioni di rifornimento della stazione spaziale. Per la Nasa questa tecnica di rifornimento, chiamata load-and-go, pone rischi troppo alti, e decisamente evitabili, per gli equipaggi umani che già a partire dal 2019 potrebbero usufruire di questo taxi spaziale. Il carico “in diretta” di propellente liquido non è infatti quella che si definirebbe una situazione di stabilità.

La lettera è stata diffusa dalla Nasa soltanto a novembre 2017, ma nel frattempo non sembra che SpaceX abbia cambiato idea sulla procedura, in linea con la rottura degli schemi che ha permesso all’agenzia di fare di un razzo e di una capsula riciclabili una routine o quasi.
VISIONI DIVERSE. Secondo Hans Koenigsmann, vicepresidente di SpaceX, il rifornimento durerebbe soltanto mezz’ora, una finestra di tempo ridotta e tutto sommato accettabile che ridurrebbe al minimo i rischi comunque insiti in un viaggio spaziale. Ma la Nasa, memore delle tragedie degli Shuttle che sono costate la vita a 14 dei suoi uomini, vuole procedere nella maniera più cauta possibile.
I PRECEDENTI. SpaceX ha concluso correttamente 18 lanci spaziali lo scorso anno, e annoverato, in tempi recenti, due fallimenti. L’ultimo è stato nel settembre 2016, quando un Falcon 9 è esploso proprio durante la fase di rifornimento, prima di un test di motori. Non ci sono state vittime – a parte il carico milionario, andato distrutto. Ma che cosa sarebbe accaduto, se a bordo vi fosse stata una capsula con equipaggio umano?

Lascia un commento