La Nasa cerca programmatori per i suoi supercomputer. Un bando che è anche il sogno di ogni geek che si rispetti: contribuire a velocizzare i software usati per testare i velivoli sperimentali, nelle prime fasi della loro ideazione. L’X-29, un aereo sperimentale della Nasa con le ali a freccia negativa, cioè che si aprono con una configurazione inversa.|NASA
La High Performance Fast Computing Challenge (HPFCC) mette in palio 55 mila dollari (50 mila euro) per le due persone che riusciranno a rendere il FUN3D software fino a 10 mila volte più veloce. Il FUN3D software è il codice attualmente usato per studiare come l’aria si muove attorno alle linee e ai volumi dei futuri aerei sperimentali.
UN LIFTING NECESSARIO. Fu scritto negli anni ’80 con un vecchio linguaggio di programmazione chiamato Fortran, che risulta oggi un po’ macchinoso, ma che ancora viene usato sul supercomputer Pleiades dell’agenzia spaziale americana per testare i design preliminari dei velivoli, prima che una versione in scala di questi venga studiata nelle gallerie del vento (il modello in dimensioni reali viene prodotto solo dopo queste due fasi).
TUTTO FA BRODO. Per avere miglioramenti significativi, fanno sapere dalla Nasa, sarebbe sufficiente semplificare uno dei passaggi fondamentali e più utilizzati. Se una di queste “sub routine” venisse velocizzata anche di pochi millisecondi, e questo vantaggio fosse poi moltiplicato per i milioni di volte in cui l’operazione deve essere ripetuta, si otterrebbero risultati molto positivi.
I REQUISITI. La Nasa si “accontenterebbe” di rendere il codice 10 volte più veloce, ma l’ambizione è sveltirlo di migliaia di volte. Per questo è disposta a fornire copie del software a chiunque voglia partecipare – purché maggiorenne e americano, data la natura confidenziale delle informazioni. Naturalmente, a patto che il nuovo codice sia accurato almeno quanto l’originale.
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