Il dispositivo è grande come un chicco di riso e viene collocato sulla mano. Il direttore della società di marketing digitale: “Nessuno è obbligato”. L’idea nata da un dipendente che dimenticava spesso il badge.
La società belga di marketing digitale Newfusion ha impiantato ad alcuni dipendenti un chip sottopelle con la funzione di “tesserino” di identificazione per aprire porte o accedere al computer. Sono otto finora, riporta il quotidiano francese Le Soir, i lavoratori che in modo volontario hanno accettato l’innesto del microprocessore, di dimensioni pari a un chicco di riso, collocato sulla mano tra il pollice e l’indice. L’intento di questa tecnologia sottocutanea è rimpiazzare gli abituali badge identificativi.
Il prototipo di un chip sottocutaneo fu realizzato nel 1998 dallo scienziato britannico Kevin Warwick: è custodito presso il Museo della Scienza di Londra. Quello della Newfusion è il primo caso di impiego in Belgio, mentre è già sperimentato da anni negli Stati Uniti soprattutto fra il personale ospedaliero anche se alcuni stati, come Wisconsin e California, lo vietano.
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