Software @ Management - Assistenza Tecnica e Corsi Informatica ed Internet. Grafica per la stampa ed il web. Creazione ed Aggiornamento siti web. Campagne MMM SEM SEO!

Migrazione di salmoni a causa dell’eclissi di Sole

Vinci tutto supernealotto e giochi Sisal

Migrazione di salmoni a causa dell'eclissi di Sole
Migrazione di salmoni a causa dell'eclissi di Sole
Condividi l'Articolo
RSS
Twitter
Visit Us
Follow Me
INSTAGRAM
“Fuggiti dalle reti a causa dell’eclissi”. Migliaia di salmoni atlantici finiscono nel Pacifico. Colpa delle maree. L’appello delle autorità Usa: “Pescatene quanti più possibile”. Paura di un disastro ambientale, gli scienziati si dividono: ”A rischio la convivenza con i pesci nativi”.LA LUNA, i salmoni e la paura di un disastro ambientale. Quando poche ore dopo l’eclissi che ha tenuto milioni di americani con il naso all’insù il Dipartimento di Pesca e Fauna selvatica di Washington ha chiesto ai pescatori della zona di “andare subito a catturare quanti più salmoni possibile, indipendentemente dal numero o dal peso” si è capito che fra le acque del Pacifico davanti a Seattle stava succedendo qualcosa di grave.L’azienda Cooke Aquaculture di allevamento di salmoni dell’Atlantico, una specie non autoctona e cresciuta soltanto a scopo commerciale, aveva infatti comunicato che  “a causa delle maree e dell’innalzamento delle acque” legato alle eclissi alcune reti delle vasche di Cypress Island dove c’erano 305mila pesci avevano avuto un “cedimento strutturale” e almeno 5000 esemplari di salmoni dell’Atlantico erano fuggiti riversandosi nel Pacifico.

Il fatto, avvenuto poche ore prima dell’eclissi, ha da subito allarmato le comunità della zona, tra cui molti pescatori del salmone Chinook, la specie più consumata (e più grassa) di cui le comunità Lummi si nutrono da anni: l’impatto ambientale poteva essere devastante, dato che i salmoni dell’Atlantico, se riuscissero a sopravvivere nel nuovo oceano, potrebbero portare malattie, ibridi e creare danni all’ecosistema.

Al momento, con molte delle strutture della azienda ancora sommerse, è complesso stabilire quanti pesci siano realmente scappati. La ditta incolpa l’eclissi: “Le maree e le correnti eccezionalmente elevate che coincidono con l’eclissi solare di questa settimana hanno causato il danno. Con l’innalzamento delle acque c’è stato un cedimento strutturale e si sono verificate falle nelle reti: migliaia di salmoni sono scappati, altri sono ancora contenuti nelle reti” ha dichiarato Cooke, anche se alcune associazioni ambientaliste e di pescatori non gli credono.

Si sono dette infatti scettiche sul fatto che a creare il problema sia stata l’eclissi: “Le tensioni gravitazionali fra sole e luna contribuiscono alle maree, ma i livelli registrati non erano tali da causare il problema e  le strutture della Cooke dovevano comunque essere costruite per sopportare i movimenti delle maree”.

L’azienda si è difesa spiegando che erano in attesa di permessi per rafforzare la sicurezza delle vasche e ha respinto le preoccupazioni degli ambientalisti: “Il pesce non sopravviverà nel Pacifico. Per noi è più che altro una perdita di affari e il salmone scappato sarà cibo per le foche”.

Ma quando i pescatori della tribù di Lummi nei giorni dell’eclissi hanno cominciato a tirare su questi salmoni mai pescati prima, grandi fino a 80 centimetri e cosparsi di macchie nere, hanno iniziato a temere per il futuro del nativo salmone di Chinook.”È una devastazione – ha dichiarato all’Associated Press Ellie Kinley, la cui famiglia pesca in quelle acque da generazioni – non vogliamo che quei pesci prevalgano sul nostro salmone”.

Gli studiosi si dividono sul reale impatto ambientale e gli scenari futuri. Per John Volpe, ecologista Università di Victoria, “sopravvivono, risalgono nei fiumi e si riproducono dando vita a prole competitiva o perfino superiore al salmone del Pacifico”. Altri sostengono che i salmoni scappati possano “competere per il cibo con i salmoni nativi, oppure incrociarsi”.

Scettico invece Michael Rust del Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration): “Immaginate una vacca da latte che si perde nel Serengeti in Tanzania. Non dura molto a lungo…” ha detto al Seattle Times. Sempre secondo i dati del Noaa negli anni Novanta circa 600mila salmoni atlantici si riversarono nel Pacifico ma non riuscirono a sopravvivere. Oggi però, sottolineano altri studiosi, “il salmone del Pacifico è più debole, lotta contro il cambiamento climatico, e dunque la situazione è diversa”.

In attesa di sapere come andrà a finire Ron Warren, del Dipartimento di Fauna e Pesca (Wdfw), si è detto preoccupato ma con le idee chiare: “Il nostro obiettivo è quello di proteggere i pesci nativi. Quindi l’unica cosa che possiamo fare è invitare a pescare quanti più salmoni dell’Atlantico possibile”.
Condividi l'Articolo
RSS
Twitter
Visit Us
Follow Me
INSTAGRAM

Ricerca in Scienza @ Magia

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Inviami gli Articoli in Email:

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Shop @ Magiko - Vendita online di Articoli Esoterici e Magici. Ritualistica e Festival Anno Magico!