Al Cosmoprof si fa il punto sullo stato dell’industria cosmetica

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A Bologna i numeri fanno bella la cosmetica. Dall’industria al mercato, trend e dati aggiornati su un settore sempre più dinamico e in evoluzione. Importanti relatori arricchiranno agli appuntamenti coordinati dal Centro Studi di Cosmetica Italia a Cosmoprof.

Le elaborazioni presentate il primo febbraio 2018, in occasione della conferenza stampa sulla Congiunturale del Centro Studi, confermano la salute del comparto cosmetico, rafforzato dalle nuove propensioni di consumo nel mercato interno e dalla costante crescita delle quote sui mercati internazionali. Il Cosmoprof di Bologna è l’occasione per spiegare l’evoluzione del comparto industriale e il Centro Studi, come tradizione, propone spunti di analisi e di approfondimento che saranno successivamente ampliati e dettagliati nel corso dell’anno.

Le dinamiche industriali

Per comprendere i futuri trend, occorre partire dalla recente analisi delle dinamiche industriali che mostrano un consolidamento delle performance ottenute nel secondo semestre 2017, come emerge dal sentiment espresso dagli operatori intervistati. Nel dettaglio delle singole variabili industriali, si registrano livelli di occupazione in aumento di due punti percentuali, con quasi il 50% degli intervistati, a conferma della continua crescita e attrattività, due caratteristiche che generano anche un forte richiamo di investitori e di operazioni di M&A (fusione e acquisizione).

Inoltre, cala di oltre dieci punti percentuali il dichiarato utilizzo della Cassa Integrazione, ulteriore conferma della crescita del settore cosmetico che, non solo attrae, ma qualifica e valorizza la risorsa lavoro. La costanza degli investimenti in nuovi macchinari e impianti dimostra l’attraversamento di una fase di metabolizzazione e consapevolezza della crescita dichiarata nel semestre precedente: l’andamento stabile è confermato dal 48% degli intervistati (era il 43% nel periodo gennaio-giugno del 2017), mentre la crescita di tali investimenti è segnalata dal 52% degli operatori, contro il 54% del semestre precedente.le dinamiche industriali della cosmetica

Con la stessa logica si muovono gli investimenti in manutenzione, cioè la misura dell’ottimizzazione della capacità produttiva, indicativi del bisogno registrato dalle imprese di continuare a garantire la miglior attività di produzione. Il consolidamento degli investimenti in ricerca e sviluppo rafforza, nel breve periodo, l’ottimizzazione dell’importante impiego di risorse economiche nell’innovazione di prodotto e di processo awenuta nel semestre precedente. Si conferma, infatti, l’effervescenza che caratterizza l’offerta del mercato italiano e l’elevato standard qualitativo capace di reinventarsi in modo costante.

Di riflesso all’impegno produttivo manifestato, si destano preoccupazioni legate ai costi di produzione: gli intervistati che prevedono una situazione di aumento dei costi passano dal 31% del primo semestre al 50% attuale, mentre le dichiarazioni di diminuzione restano pressoché inalterate. Rimane in sospeso il discorso relativo a una politica di revisione sulle marginalità, che sarà sempre più necessaria al fine di sostenere al meglio le necessità e le evoluzioni del mercato. Invariate le stime sul grado di utilizzo degli impianti, coerentemente con il forte sforzo economico a livello produttivo, essendo l’indicatore reale della flessibilità produttiva delle imprese cosmetiche.

L’attenzione a una sempre maggiore competitività, rimane un elemento irrinunciabile e prioritario per le imprese di settore. La rimodulazione degli investimenti, più orientati alla filiera produttiva, non si ripercuote sugli investimenti in comunicazione, che continuano la ripresa awertita negli ultimi due esercizi, registrando un aumento rispetto al semestre precedente di sette punti percentuali (57% rispetto a 50% del primo semestre 2017). È sempre maggiore l’attenzione che le imprese del settore riservano ai mezzi di comunicazione, – protagonisti di una costante e inarrestabile evoluzione. I soda! media sono il nuovo ambito di azione di un comparto caratterizzato dalla multicanalità e che guarda al web come a una risorsa da interrogare e sfruttare al meglio. Campagne di comunicazione virale, branding e social care indicano, accanto a strumenti più tradizionali, l’attenzione delle imprese verso target sempre più mirati e precisi.

Dallo scenario industriale a quello del mercato il passo è breve. In occasione della manifestazione bolognese il Centro Studi propone una serie di interventi. Tra questi, l’evoluzione del canale digitale e il confronto delle abitudini di acquisto nei confronti della multicanalità sono tematiche che caratterizzano due importanti contributi. Venerdì 16 marzo nello spazio/lounge di Cosmetica Italia nell’ammezzato del padiglione 21, il professor Nicola Piepoli, presidente dell’omonimo Istituto, anticipando lo studio commissionato dall’associazione, parla della voce del consumatore. Nello studio viene evidenziata la centralità della cura e del benessere da parte del consumatore in un sempre crescente interesse per la Cosmesi e l’attenzione verso la qualità del prodotto.

Si approfondisce, anche con un’indagine qualitativa, l’evoluzione dei nuovi canali distributivi, con particolare riguardo all’e-commerce. Nell’indagine è stato coinvolto un campione rappresentativo di 2000 persone all’interno della popolazione italiana, proponendo uno spaccato dinamico e significativo dei singoli utenti. Il consumatore – afferma Piepoli- visto il progressivo indebolimento dei canali tradizionali, viene interrogato sul futuro della distribuzione dei cosmetici tramite un’indagine di scenario proiettata ai futuri trend, oltre che sugli attuali comportamenti e abitudini di acquisto di cosmetici. Per un mercato che supera gli 11 miliardi di valore alla fine del 2017 e che si stima in crescita di oltre 2 punti percentuali alla fine del 2018, è fondamentale capire gli spostamenti di consumo all’interno dei canali distributivi, ma, soprattutto, anticipare le nuove realtà e i nuovi progetti di retail che mostrano dinamiche sempre più evidenti. Sabato 17 marzo alle 12.30, sempre nella lounge di Cosmetica Italia, tra i vari contributi proposti, si segnala l’anticipazione dello studio, condotto da Human Highway, sull’analisi degli acquisti online di prodotti di cosmetica, e illustrato da Giacomo Fusina, il titolare dell’istituto.

Le dinamiche industriali della cosmetica, i relatori.
Le dinamiche industriali della cosmetica, i relatori.

L’e-commerce cosmetico cresce a un ritmo superiore alla media. Cinque milioni di acquirenti online di prodotti cosmetici hanno dato impulso all’e-commerce del settore, con una crescita di valore pari al 35% annuale. Il cambiamento del canale di acquisto si deve all’ingresso nel panorama distributivo di nuovi soggetti (gli e-retailer, merchant dell’ordine senza presenza fisica) accanto alle catene tradizionali. Mentre le prime puntano sull’efficienza dell’acquisto e l’accesso a uno scaffale pressoché infinito, i soggetti tradizionali fanno leva sull’offerta multicanale e propongono una nuova esperienza in negozio, facilitata e arricchita dalle tecnologie digitali. Il valore del commercio elettronico della cosmetica tocca i 320 milioni di euro, anche se la misurazione, in assenza di un panel affidabile, è ancora qualitativa. Sicuramente i trend di crescita, superiori al 20% medio annuo dal 2015 a oggi, confermano l’importanza del canale innovativo e stimolano l’approfondimento che viene proposto in anteprima al Cosmoprof.

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