Il Covid mutato nei visoni è la nuova minaccia. Numeri alla mano, in Danimarca lo State Serum Institute, che si occupa di malattie infettive, ha riscontrato dallo scorso giugno almeno 214 persone infette da versioni del coronavirus legate proprio ai visoni.
Nell’Europa alle prese con la seconda ondata di Covid-19 a far paura sono anche i visoni, portatori di mutazioni del virus trasmesso all’uomo, rappresentando un pericolo per la sua immunità in vista di un futuro vaccino. Dopo che sia scattata l’allerta rossa in Danimarca per il contagio di 12 persone, spingendo le autorità a procedere ad un abbattimento di massa del piccolo mammifero, anche la Gran Bretagna in lockdown ha deciso di tutelarsi, decretando l’obbligo di quarantena per chi arriva dal Paese scandinavo.
Numeri alla mano, in Danimarca lo State Serum Institute, che si occupa di malattie infettive, ha riscontrato dallo scorso giugno almeno 214 persone infette da versioni del coronavirus legate proprio ai visoni. A riferirlo è stato il quotidiano britannico Guardian, anche se finora solo 12 persone sono state infette dal ceppo mutato, riscontrato in cinque allevamenti. La mutazione del virus trasmessa dal visone non ha, però, effetti più gravi sugli uomini ma diminuisce l’efficacia degli anticorpi umani, minacciando la realizzazione di un vaccino contro il Covid-19.
Il pericolo visone è stato subito recepito dal Regno Unito che, con un provvedimento d’urgenza varato dal governo di Boris Johnson, impone la quarantena per chi arriva o rientra dalla Danimarca da stanotte. La misura restrittiva che riguarda il Paese del Nord Europa, uno dei pochissimi ancora esentato da questa cautela, è stata firmata dal ministro dei Trasporti britannico, Grant Shapps, e prevede l’auto-isolamento precauzionale di 14 giorni per chi proviene dal territorio danese.
Massima attenzione anche dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) secondo cui “nel ceppo riscontrato nei visoni in Danimarca, gli scienziati non hanno ancora notato modifiche che rendono il virus più grave, maggiormente trasmissibile o influenzano la reinfezione umana”. Tuttavia per avere certezze in merito servono ulteriori studi. È in questa direzione che l’Oms sta lavorando con le autorità danesi, portando avanti ricerche congiunte oltre a sforzi per controllare il fenomeno.
Dopo la preoccupante scoperta le autorità della Danimarca hanno deciso di far abbattere l’intera popolazione di visoni, tra 15 e 17 milioni di esemplari. Un abbattimento di massa definito “necessario” dalla premier danse Mette Frederiksen, in un Paese che è il primo esportatore mondiale della sua pregiata pellicia. Per Frederiksen continuare ad allevare visoni implicherebbe un rischio molto più alto per la salute pubblica, sia in Danimarca che all’estero. In conferenza stampa per annunciare il provvedimento, ha detto che “gli occhi del mondo sono puntati su di noi”, sottolineando il “senso di responsabilità”. Nel Nord del Paese, secondo alcuni dati statistici locali il 50% dei 783 pazienti contagiati dal Covid-19 è stato correlato in qualche modo al visone, quale possibile causa di trasmissione del virus.
L’epicentro della ‘crisi dei visoni’ è la regione del Jutland del Nord, dove le autorità hanno decretato un lockdown in vigore da ieri, impedendo ai residenti di uscire dalla zona in cui si sono verificati i casi di contagi dal visone all’uomo. La decisione dell’abbattimento di massa è stata accolta da proteste degli allevatori che hanno bloccato le strade con trattori e veicoli agricoli.
Su 5,8 milioni di danesi, 50.530 si sono finora contagiati con il Covid-19, e i morti sono stati 729.
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