Come difendersi dalle radiazioni dei disastri nucleari

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Precauzioni da adottare secondo le Linee Guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Come difendersi dalle radiazioni nucleari? Le Linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sul rischio radioattivo

AMBIENTE & SALUTE. Il disastro  nucleare della centrale di Fukushima, a seguito del terremoto e dello tsunami che ha devastato il Giappone, come sappiamo,  ha provocato la fuoriuscita di vapori e fumi radioattivi.

Non è chiaro l’esatto quantitativo di materiale radioattivo disperso nell’atmosfera. E purtoppo, le notizie che arrivano dal Giappone sono vaghe e contrastanti.giappone-radiazioni2-large-300x195

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha parlato di  grave contaminazione da iodio 131 e cesio 137 nell’acqua di mare, nel cibo e nel suolo. Nonostante le rassicurazioni delle fonti governative e dei mezzi di informazione, che minimizzano l’accaduto e le conseguenze dell’esposizione, la situazione in Giappone resta molto preoccupante.

I vapori e fumi radioattivi si sono propagati nell’atmosfera di tutto il pianeta e particelle radioattive, cadranno anche sul suolo italiano. Secondo le autorità italiane ed europee non c’è motivo di preoccuparsi…perchè i livelli di radioattività resteranno molto al di sotto delle soglie di allarme….cosa, non serve dirlo, fortemente auspicabile!

Ma, ci chiediamo, è possibile proteggersi dalle radiazioni? Quali precauzioni possiamo adottare?

Come sappiamo, non è affatto facile difendersi da un nemico invisibile e insidioso come le radiazioni. Per dare un’idea, per ridurre del 50% l’intensità di un raggio gamma occorrono 1 cm di piombo, 6 cm di cemento o 9 cm di materiale pressato.

L’O.M.S., in seguito agli eventi giapponesi,  ha divulgato delle linee guida sul rischio radioattivo, in cui spiega quali sono gli effetti e come  minimizzare i rischi dell’esposizione a radiazioni, in particolare sui bambini.

Riportiamo alcuni suggerimenti che sono stati adottati dalla popolazione giapponese e che potrebbe essere seguite anche da noi, soprattutto in caso di stato di emergenza.

Innanzitutto, l’OMS raccomanda alle famiglie di tenersi informate attraverso tv, web e radio su quanto suggerito dalle autorità e seguire le istruzioni da esse fornite.

Cosa fare se esposti a radiazioni. Se si arriva da ambienti chiusi dopo l’esposizione a radiazioni, svestirsi all’entrata di casa, rimuovere scarpe e vestiti e metterli in sacchetti di plastica. Sigillare la borsa e metterla in un posto sicuro, lontano da bambini, animali e aree abitabili. Farsi la doccia o il bagno con acqua calda, non bollente, e sapone. Notificare alle autorità che si possono avere vestiti e oggetti contaminati perchè siano maneggiati secondo le procedure.

Rimanere in casa. Se si riceve questo avviso dalle pubbliche autorità bisogna trovare la stanza più sicura dentro casa o l’ufficio, che non abbia porte o finestre e spegnere i sistemi di ventilazione per riscaldare e raffreddare.

Utilizzo di compresse di ioduro di potassio. Lo ioduro di potassio è in grado di saturare la tiroide e prevenire l’assorbimento di iodio radioattivo. Può  ridurre il rischio di cancro nel lungo periodo, se preso prima o subito dopo l’esposizione alle radiazioni. Lo ioduro di potassio non è però un antidoto alle radiazioni e può avere effetti collaterali soprattutto nei bambini. Va assunto solo se indicato dalle autorità competenti.

Consumo di alimenti provenienti dal Giappone. Attualmente non ci sono indicazioni di rischi alimentari per le importazioni di cibo dal Giappone. Nel mercato interno giapponese le preoccupazioni riguardano soprattutto il latte, le verdure e il pesce provenienti dalle aree circostanti la centrale di Fukushima.

Presenza di radioattività nel cibo e nell’acqua. Le superfici di frutta e verdura  possono contaminarsi con il deposito di materiale radioattivo disperso nell’aria o attraverso la pioggia. La radioattività si può accumulare nel cibo e nell’acqua, quando iodio e cesio si trasferiscono attraverso il suolo alle colture o agli animali, nei fiumi, nei laghi e nel mare dove il pesce e i crostacei possono averlo assorbito. In ogni caso, lavare sempre molto bene frutta e verdura è un’ottima regola da seguire.

Come proteggere le colture e consigli per i consumatori. Nei primi stadi dell’emergenza, e se e’ sicuro farlo, bisogna proteggere le verdure in crescita e il foraggio per gli animali coprendoli con teli di plastica, portare il bestiame in fienili o capanni. Evitare il consumo di latte o verdure prodotte localmente, evitare la macellazione degli animali, la pesca, la caccia e la raccolta di funghi e altri cibi del bosco.

Effetti sulla salute. L’esposizione alle radiazioni oltre una certa soglia, comporta effetti acuti come rossori cutanei, perdita di capelli, bruciature. Nel lungo periodo puo’ aumentare per la popolazione il rischio di cancro, in particolare alla tiroide nei bambini e nei giovani, e di leucemia a distanza di pochi anni dall’incidente.

Nella speranza che tali precauzioni siano superflue, segnaliamo un sito dove consultare per esteso una traduzione delle Linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sul rischio radioattivo.

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