
Facebook, Google, Snapchat, Instagram: la vera sfida dei Giochi in tempo reale è la condivisione. Londra 2012, Filippo Magnini imprecava contro Twitter: ”Me ne vado, c’è troppa gente cattiva”. Mentre il Cio decideva se dare agli atleti la possibilità di condividere i ”loro” Giochi sui social. Allora gli sportivi la spuntarono e oggi quasi tutti – Magnini compreso – postano senza sosta la loro avventura (e gli amori) a Rio 2016. Benvenuti ai Giochi Olimpici più social che mai, quindi, con sportivi da tutto il mondo (quest’anno è l’esordio di Kosovo e Sud Sudan) pronti a gareggiare con gli occhi e i like addosso, anche in streaming.
A cominciare da Twitter e Facebook. Basterà seguire l’hashtag ufficiale #Rio2016 e le alternative #OlympicFlame e #RoadToRio per entrare nel flusso continuo degli aggiornamenti di giornalisti, pubblico, esperti, sostenitori che racconteranno con foto, video, riprese da droni, commenti e selfie le loro Olimpiadi. Al richiamo social risponde anche il network cinese Weibo (a metà tra Twitter e Facebook), che per l’occasione ha inaugurato un profilo Rio2016, naturalmente sotto sorveglianza del governo. Mentre per Snapchat si tratta della prima volta in assoluto: il canale dedicato svelerà i retroscena di atleti e allenatori, backstage dagli spogliatoi alle panchine, video nei pullman e negli alberghi durante gli spostamenti degli sportivi.
Google e Facebook sul podio. E’ facile immaginare che i due ”big” non avranno rivali. Tra pagine web e profili, gli utenti potranno trovare il calendario degli eventi, il medagliere, le informazioni degli atleti. Partecipando ovviamente con post di incoraggiamento e il tricolore stampato sul proprio volto, o andando in diretta con Live mentre si ‘indossa’ la maschera con i colori della propria bandiera sull’app MSQRD. Oltre al fatto che basterà cliccare lo speciale “saluto” mattutino di Facebook per seguire il feed personalizzato con post e live dedicati.
Sul motore di ricerca di Big G si potranno invece avere aggiornamenti in tempo reale digitando, ad esempio, semplici frasi come ”Nuoto Rio 2016” o ”Ginnastica artistica Rio 2016”. Stessi risultati su smartphone promessi dall’app The Olympics, anche se i primi commenti nell’app store non sono entusiastici. Come alternativa ci sono Rio 2016 e molte altre più mirate per le varie discipline sportive. E se Google Maps ha l’ovvio compito di guidare alla scoperta dei luoghi simbolo di Rio de Janeiro, Street View svela i dettagli del villaggio olimpico a 360°. Mentre YouTube conta sul contributo di 15 tra i ‘creator’ più famosi inviati in Brasile per far respirare l’atmosfera dei Giochi attraverso live streaming da dispositivi mobili.
Non è da meno Instagram che solo pochi giorni fa ha lanciato Stories dando la posibilità ad atleti e appassionati di raccontare i momenti clou dei Giochi, personalizzando foto e video con filtri, stickers e messaggi stile Snapchat.
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