
Una nuova era del Concorde, una nuova storia di viaggi supersonici di linea si prepara a decollare nei prossimi anni. I progetti per riportare passeggeri in viaggio a velocità supersonica sono ormai realtà, vengono presentati agli investitori e ai clienti potenziali al salone aeronautico del Bourget a Parigi. Chi è avanti è una startup americana, “Boom Supersonic”, che ha presentato ieri un progetto per un aereo che potrà trasportare 52 persone a 2.300 km/h. Il primo volo del prototipo del nuovo velivolo è già stato programmato, e se il piano industriale non avrà rallentamenti i primi voli di test potrebbero partire dal 2018. L’aereo prototipo, il “Baby Boom” XB-1 presto volerà a Denver in Colorado. Poi si passerà alla produzione del modello che verrà impiegato i test per i primi viaggi di prova a Mach 2,2. Secondo Black Scholl, il fondatore di “Boom Supersonic”, il suo aereo diventerà lo standard di riferimento per i voli supersonici nei prossimi anni.
L’ultimo volo del Concorde era stato quello di 14 anni fa, dopo che il drammatico incidente del 25 luglio 2000 aveva fatto 113 morti e convinse progressivamente a sospendere tutti i voli. Un trauma profondo per tutta l’industria aerea, che però non ha rinunciato a progettare di ritornare al volo supersonico. “Boom” è solo uno dei progetti in cantiere: ci sono Aerion, Spike Aerospace, HyperMach Aerospace, Gulfstream, tutti a caccia della formula magica per costruire un aereo supersonico che sia sicuro, conveniente e sia soprattutto capace di essere redditizio per le compagnie aeree che decidessero di adottarlo.
Boom Supersonic, il ritorno del Concorde
Boom, che è sostenuta dal miliardario britannico Richard Branson (impegnato contemporaneamente con Virgin anche nei voli extra orbitali), ha il progetto più avanzato. Il loro aereo sarebbe capace di trasportare 55 passeggeri a 2.300 km/h, con la possibilità di arrivare a Mach 2,2, ovvero 2.700 chilometri. A suo tempo già il Concorde era capace di volare a Mach 2,2, ma le temperature che sviluppava a quella velocità erano insostenibili per i materiali di allora, per cui i suoi voli di linea furono sempre tenuti sotto i Mach2, ovvero due volte la velocità del suono.
Per costruire Boom gli ingegneri hanno scelto materiali compositi, più leggeri e più resistenti al calore; i motori saranno quelli dei cacciabombardieri F-5 della General Electric. L’aereo dovrebbe costare 180 milioni di euro, a fronte di un Airbus350 che ne costa 280 ma è capace di trasportare 300 passeggeri. Se i piani sopravvivranno alla fase sperimentale e a quella di realizzazione, le versioni definitive di Boom potrebbero iniziare a trasportare passeggeri però solo nel 2023. Un sogno ancora distante, un ritorno che però sicuramente i nostalgici del Concorde potranno vedere in azione.
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