Nuova particella “esotica” scoperta al Cern di Ginevra

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Cern, osservato un nuovo tipo di tetraquark. La scoperta della particella composta da quattro quark charm grazie alla collaborazione internazionale dell’esperimento LHCb che opera all’acceleratore LHC del Cern. Un nuovo tipo di tetraquark è stato osservato per la prima volta grazie alla collaborazione internazionale dell’esperimento LHCb che opera all’acceleratore LHC del Cern. La scoperta della particella composta da quattro quark charm è annunciata da uno studio su arXiv.Tetraquark

Il risultato costituisce un importante passo avanti nella comprensione di come i quark si legano tramite interazioni nucleari forti all’interno di particelle composte, note come adroni, alla cui famiglia appartengono anche i protoni e i neutroni, costituenti dei nuclei atomici. Nei casi comuni, i quark si legano in coppie (mesoni) o tripletti (barioni), ma l’esistenza di particelle più complesse costituite da quattro quark (tetraquark), cinque quark (pentaquark) o più, non è, in linea di principio, proibita dalla teoria, sebbene siano stati necessari decenni di ricerche per poterne identificare pochi esempi.

Al Cern la prima osservazione di un evento ancora più raro del bosone di HiggsI quark già noti si legano in coppie (mesoni) o tripletti (barioni), ma l’esistenza di particelle più complesse costituite da quattro quark (tetraquark), cinque quark (pentaquark) o più non è esclusa dalla teoria, anche se ci sono voluti decenni di ricerche per poterne identificare pochi esempi. L’esperimento LHCb aveva già confermato l’esistenza di queste particelle “esotiche” e osservato per la prima volta nel 2015 un pentaquark, spiega l’Infn.

“Particelle fatte da quattro o più quark sono note già da tempo e sono comunemente definite esotiche”, spiega Giovanni Passaleva, responsabile internazionale di LHCb. “Quella che abbiamo scoperto ora con i dati del nostro esperimento è tuttavia speciale perché è composta da quattro quark pesanti, due quark charm e due quark anticharm, rappresentando un banco di prova privilegiato per lo sviluppo di modelli teorici delle interazioni forti”.

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