
Asteroide in arrivo: sfiorerà la Terra nel weekend. È alto come un palazzo di 15 piani e sabato 8 settembre transiterà in tutta sicurezza ad appena 220.000 chilometri dal nostro pianeta, meno della metà della distanza che ci separa dalla Luna. Sarà visibile con strumenti amatoriali nella costellazione dell’Acquario.
Si tratta di un piccolo oggetto, 50 metri circa il diametro stimato, scoperto il 3 settembre dall’osservatorio del progetto Atlas, dell’università delle Hawaii, che cerca gli asteroidi vicini alla Terra. 2018 RC (il nome con cui è stato catalogato) è spuntato dal nulla dunque, meno di una settimana prima del passaggio ravvicinatissimo.

(Immagine: Gianluca Masi – Virtualtelescope)
“Pericolo” scampato
Nonostante non sia di dimensioni ragguardevoli, se si fosse trovato in collisione con la Terra ci sarebbe stato da preoccuparsi: “La taglia di questo asteroide è compatibile con quella dell’evento di Tunguska – spiega Gianluca Masi, astrofisico responsabile del progetto Virtualtelescope – un impatto con un oggetto di queste dimensioni sarebbe foriero di una catastrofe non planetaria ma sicuramente nazionale”. Nel 1908 un asteroide precipitò in Siberia, nella regione di Tunguska, devastando oltre 2mila chilometri quadrati di Taiga, per fortuna quasi totalmente disabitata.
Tuttavia 2018 RC non è considerato un oggetto “potenzialmente pericoloso”: “Formalmente gli oggetti potenzialmente pericolosi devono rispondere a certi requisiti: il passaggio previsto deve essere a meno di 7,5 milioni di chilometri, e questo oggetto passerà a una distanza molto minore, 220mila – continua Masi – ma devono avere dimensioni superiori a 100 metri. E non è questo il caso”.
Per trovare un altro termine di paragone più vicino nel tempo, il meteorite che esplose nel 2012 sopra la città di Chelyabinsk, in Russia, era grande circa la metà di questo. Numeri che impongono una riflessione su quanto ancora ci sia da ‘lavorare” per monitorare e prevenire le insidie catastrofiche che arrivano dallo spazio: “Se per gli asteroidi più grandi la mappatura è quasi completa – aggiunge Masi, che è responsabile italiano dell’Asteroid day – quelli più piccoli come questo sfuggono più facilmente alle maglie dell’osservazione”.
Secondo la Nasa, gli oggetti di misura superiore al chilometro, con un potenziale distruttivo planetario (per intenderci, come quello che sterminò i dinosauri) sono tutti censiti e conosciuti. Secondo l’Agenzia spaziale europea, però, là fuori ci sono circa dieci milioni di “Neo” (Near Earth objects), grandi almeno dieci metri (la dimensione minima stimata per creare qualche danno), dei quali però, quelli noti sono appena 16.000.
“Tra le stelle sprinta e va”
Senza premure per la sorte dell’umanità, non resta che godersi lo spettacolo. L’asteroide non sarà visibile a occhio nudo ma basterà un piccolo telescopio amatoriale per trovarlo nella costellazione dell’Acquario: “L’asteroide sarà visibile a sud, a circa 30 gradi di altezza, poco dopo la mezzanotte tra l’8 e il 9 settembre – conclude Masi – e avrà una magnitudine accessibile agli strumenti amatoriali. Sarà sufficiente un piccolo telescopio del diametro di 10-15 centimetri per vederlo che si muove tra le stelle. Sarà una visione straordinaria perché somiglia a un satellite, invece è un oggetto naturale che si sposta a grande velocità. Rispetto alla Terra, infatti, si muove a circa cinque chilometri al secondo, 18mila all’ora”.
Il Virtualtelescope trasmetterà una diretta streaming dell’osservazione sul suo sito a partire dalla mezzanotte tra l’8 e il 9 settembre.
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