
Un gruppo di ricercatori del SETI punterà verso la stella che mostra fortissime variazioni di luminosità uno dei più grandi radiotelescopi al mondo, per captare eventuali segnali alieni.
È possibile che attorno alla stella KIC 8462852 esista una civiltà aliena che, con le sue strutture, attenua la luce del proprio Sole.
L’idea nasceva da un fatto curioso: la stella mostra una variazione di luminosità difficile da spiegare con il passaggio di pianeti, comete o asteroidi. E nonostante siano state avanzate diverse ipotesi meno affascinanti (o fantascientifiche, a seconda dei punti di vista), non tutti gli astronomi le accettano, e quindi resta una piccola possibilità che la causa di questo comportamento anomalo sia una sfera di Dyson: la struttura terrorizzata nel 1959 dalle fisico Freeman Dyson che potrebbe essere costruita da una civiltà aliena molto avanzata per raccogliere energia dalla propria stella.
TRA QUALCHE MESE SAPREMO… Adesso, per indagare, un gruppo di astronomi monitorerà KIC 8462852 con il radiotelescopio da 100 metri di diametro di Green Bank (West Virginia), anche alla ricerca di eventuali segnali radio artificiali eventualmente emessi in prossimità della stella.
«Il Green Bank è il più grande radiotelescopio orientabile del pianeta e attualmente è il più sensibile in grado di “ascoltare” la stella», ha detto Andrew Siemion (del SETI, Search for Extraterrestrial Intelligence), responsabile del progetto. Lo studio prevede di seguire la stella per otto ore per tre notti nel corso dei prossimi due mesi, durante i quali verranno raccolti dati per un milione di gigabyte.
Non si sa esattamente quanto tempo sarà necessario per analizzare tutti i dati, ma ci vorranno mesi. Poi avremo (forse) qualche certezza…
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