Legge Costituzionale inserisce lo sport nella Carta dei Diritti

Vinci tutto supernealotto e giochi Sisal

Legge Costituzionale inserisce lo sport nella Carta dei Diritti
Legge Costituzionale inserisce lo sport nella Carta dei Diritti
Condividi l'Articolo
RSS
Twitter
Visit Us
Follow Me
INSTAGRAM

Lo sport entra nella Costituzione: ecco cosa prevede la legge approvata all’unanimità. Già nella scorsa legislatura ci fu il tentativo di inserirlo, fallito per la crisi di governo.

Lo sport entra nella Costituzione della Repubblica italiana come uno dei valori tutelati dalla Carta. L’Aula della Camera ha approvato in via definitiva all’unanimità la proposta di legge costituzionale che inserisce la tutela dello sport in Costituzione, con 312 sì.

Il provvedimento aveva già ricevuto il via libera dal Senato in seconda lettura (170 si, 1 astenuto) il 17 maggio scorso e in prima lettura il 13 dicembre 2022 (145 si e 4 astenuti). E sempre alla Camera c’era già stata un’approvazione unanime il 4 aprile. Il testo è composto di una sola norma che all’articolo 33 della Carta, dove si parla di arte e scienza, aggiunge: «La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme».

Nella Carta del 1948 nessun riferimento allo sport

Nel testo originale del 1948, la Costituzione non conteneva riferimenti all’attività sportiva. Gli unici circoscritti riferimenti allo sport in fonti di rango costituzionale erano previsti da due Statuti speciali: quello del Trentino-Alto Adige che assegna alla potestà legislativa concorrente la materia “attività sportive e ricreative con i relativi impianti ed attrezzature”; quello del Friuli – Venezia Giulia che attribuisce alla potestà legislativa regionale primaria in materia “istituzioni sportive”.

Con la riforma del Titolo V della Costituzione, operata nel 2001, lo sport entra in Costituzione, sia pur ai limitati fini del riparto di competenze legislative fra Stato e Regioni: l’articolo 117, comma 3, infatti, annovera «l’ordinamento sportivo» fra le materie di competenza concorrente.

Già nella scorsa legislatura il tentativo di far approvare la legge costituzionale

Nella scorsa legislatura c’era già stato un tentativo di far approvare la legge costituzionale: fu approvata in prima e seconda lettura al Senato, e solo in prima lettura dallaCamera, dove non concluse il suo iter per lo scioglimento anticipato delle Camere.

La scelta del verbo “riconosce” richiama la formula linguistica dell’articolo 2 della Carta, lasciando trasparire la visione dell’attività sportiva come realtà “pre-esistente”, di cui la Repubblica è chiamata a prendere atto, offrendole al contempo tutela e promozione.Il contenuto dell’attività sportiva, poi, è declinato su tre direttrici complementari. Il valore educativo, legato allo sviluppo e alla formazione della persona; il valore sociale: lo sport, rappresenta spesso un fattore di aggregazione e uno strumento d’inclusione per persone in condizioni di svantaggio o marginalità di vario genere: di tipo socio-economico, etnico-culturale o fisico-cognitivo. Innegabile la correlazione dello sport con la salute, specie intesa nella sua più moderna concezione di benessere psico-fisico integrale della persona.

La formula secondo cui è riconosciuto il valore dell’attività sportiva “in tutte le sue forme” appare finalizzata, del resto, a esplicitare che la norma abbraccia lo sport nella sua accezione più ampia.

In nove Carte degli Stati membri ci sono disposizioni sullo sport

Esaminando le Carte dei ventisette Stati membri dell’Unione europea, le disposizioni sullo sport sono presenti in nove ordinamenti: Bulgaria, Croazia, Grecia, Lituania, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna, Ungheria.

Quindi in Costituzioni “di seconda generazione”, o “giovani”, che risentono delle sensibilità dei contesti storici e culturali nei quali sono state adottate.

A volte si tratta di un vero e proprio “diritto allo sport” (in Portogallo), spesso di un’attività di promozione da parte dei pubblici poteri (Bulgaria,Croazia, Lituania, Polonia, Romania, Spagna, Ungheria), definita nel caso della Grecia come missione fondamentale dello Stato.

A volte si salda alla tutela della salute (Bulgaria, Polonia, Spagna), in altre si riconnette a una tutela dei giovani (Romania, in parte la Polonia), in altre ancora assume autonoma collocazione (Portogallo).

Compagnoni Chi e corretto nello sport verrà ricordato

Condividi l'Articolo
RSS
Twitter
Visit Us
Follow Me
INSTAGRAM

Ricerca in Scienza @ Magia

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Inviami gli Articoli in Email:

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.