La Wicca in Francia

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La Wicca è apparsa tardivamente in Francia. Uno dei gruppi più importanti è chiamato Wicca internationale.

Tale coven si esprimeva sulla rivista trimestrale”L’Etoile” i cui articoli attaccavano la Chiesa cattolica trattavano dell’utilizzo di piante medicinali ed inoltre facevano risalire la stregoneria al mitico continente di Atlantide.

In tale coven venivano festeggiati otto sabbat all’anno e in tali feste ciascuno portava chi voleva.

C’erano anche gli “offici”praticati due volte la settimana il mercoledì e la domenica.

Quei giorni erano riservati alla stregoneria propriamente detta di regola solo le coppie o le donne sole erano accettate nei coven.

Affinché un uomo fosse accettato doveva dimostrare di avere una reale e salda motivazione.

L’iniziazione in tre fasi abituali nei coven gardneriani era stata divisa in sette gradi.

Non sembra che l’ultimo grado sia mai stato amministrato mentre il sesto grado dava la possibilità di fondare il proprio coven.

Bisognava dare prova del proprio sapere nonché subire una flagellazione rituale.

C’era anche un giuramento seguito da ciò che si chiamava il”battesimo maggiore “ o “passaggio di poteri”.

Si trattava di un rito sessuale tra gli iniziati al sesto grado e gli officianti.

Nello stesso periodo esisteva un altro gruppo wiccan in Francia nella regione di Parigi.

Si chiamava Cercle de la Licorne il suo animatore aveva adottato lo pseudonimo di Yull Rega.

All’inizio degli anni 90 in Francia apparve una struttura wiccan chiamata Circle Du Dragon.

Tale struttura Wicca pubblicava una rivista di buon livello chiamata “Moira”.

Si trattava di una rivista di paganesimo magia e scienze tradizionali.

Tale struttura wiccan rappresentava in Francia la Pagan Federation e non nascondeva i propri legami con la confraternita di Isis.

Anche se questo circolo abbandonò le sue attività dopo appena qualche anno tuttavia fu l’unico tentativo di una certa portata per introdurre sul suolo francese una corrente wiccan esattamente in linea con il modello anglosassone contemporaneo.

In pratica tale circolo moltiplicò le traduzioni di testi provenienti dagli Stati Uniti e organizzò vari stage di sciamanesimo tutto ciò inserito in un clima culturale molto New Age.

Tale circolo fu sostituito dai “Children of d’Heart”struttura di diretta origine britannica poiché era stata fondata a metà degli anni 90 da una donna inglese espatriata allo scopo di riunire i wiccan anglosassoni residenti in Francia.

Tale gruppo tuttora attivo pubblica un bollettino ed è collegato alla Pagan Federation inglese.

Esiste poi un’altra associazione in Francia che si può collegare all’universo wiccan.

Stiamo parlando del Circle Beltane.

Tale circolo è una creazione autoctona che non è contaminata e condizionata dal clima socio religioso new age.

Tale circolo ha come animatrice Marie Des Bois la quale è autrice di molte opere di notevole valore per altro realizzate con cura ed estetica.

Tale autrice sviluppa una visione della stregoneria fedele alle proprie origini europee e ha i concetti elaborati dal fondatore della Wicca.

Nelle proprie opere la Des Bois afferma che la lotta contro la stregoneria in Europa deve essere considerata solamente il tentativo forsennato ed ossessivo di eliminare il paganesimo celso-nordico.

A detta di tale autrice la Chiesa decise di utilizzare tali metodi violenti poiché non era riuscita in altri modi a soffocare l’energia del paganesimo né a venirne a capo con metodi e strumenti pacifici.

Riteniamo a questo punto opportuno citare direttamente le parole della De Bois: ”La stregoneria è il nome che il Cristianesimo ha dato per inversione all’antico paganesimo per accostarlo al nuovo satanismo generato dalla Chiesa.

Quello che la Chiesa chiama “strega” non è altro che la “signora” la figlia della natura bella sensuale emanazione della vita e detentrice di poteri che diffonde e trasmette per il benessere della comunità e per la pienezza.

Il termine strega è stato creato per qualificare l’appartenente all’antica “religione del patto con la natura”.

In realtà il più grande onore che si possa fare a una figlia dei boschi è di trattarla da strega.

Che ciò sia detto con una lingua bifida e malintenzionata o pronunciata con considerazione significa riconoscere la sua vera natura.

Chiamare strega una figlia dei boschi è per lei il complimento più apprezzato.

Riteniamo opportuno a questo punto commentare le significative parole della Marie Des Bois.

Ella in perfetta linea con le idee della Wicca afferma a chiare lettere che la stregoneria al tempo della caccia alle streghe è solo il nome che le gerarchie ecclesiastiche avevano dato all’antico paganesimo alfine assimilarlo al nuovo concetto di satanismo elaborato dalla religione cristiana.

Dobbiamo mettere in evidenza che la De Bois attribuisce alla parola strega un significato assolutamente positivo che si oppone nettamente alla connotazione negativa che attribuita a tale parola dai cristiani e dalla gerarchia ecclesiastica.

Siamo in presenza di un vero e proprio ribaltamento del concetto di strega e per tale autrice è il personaggio da lodare e da ammirare.

Vogliamo porre l’accento su due dei modi con cui la De Bois ha definito la strega ovvero “la figlia della natura” e “detentrice di poteri che trasmette per il benessere”.

A dire della Des Bois la strega è la più nobile espressione dello spirito vitale e del potere della natura.

Inoltre ella detiene dei poteri magici che non utilizza per danneggiare gli altri esseri umani o per fare il male come sostiene la religione cristiana.

Al contrario la strega utilizza i suoi notevoli poteri per promuovere il benessere della comunità.

Siamo perfettamente in linea con l’immagine della strega sostenuta dai wiccan secondo i quali la strega è la figlia prediletta della natura nonché della Dea.

Parlando dal punto di vista sociologico siamo difronte a una vera e propria rivoluzione copernicana della figura e del ruolo della strega.

In effetti nella percezione sociale della realtà e nell’immaginario collettivo si è verificata almeno nel mondo occidentale tale rivoluzione copernicana per quanto riguarda il concetto di strega.

A riprova di ciò è sufficiente ricordare che anche in molti film e in molte serie televisive le streghe hanno assunto una connotazione chiaramente positiva.

Basti pensare al clamoroso esempio dei telefilm della serie Streghe nei quali le streghe protagoniste sono delle vere e proprie eroine che combattono quasi ogni giorno una durissima battaglia con le forze del male.

Concludiamo il nostro discorso di stampo sociologico mettendo in evidenza che oggi un certo numero di streghe si autodefinisce tale con orgoglio rivendicando con fermezza il fatto non solo di non far niente di male con i propri poteri magici ma anche di svolgere un ruolo positivo all’interno della comunità di appartenenza e stigmatizzato ma al contrario viene sempre più considerato in linea con la desiderabilità sociale

In estrema sintesi possiamo dire che l’utilizzo dei poteri magici nell’immaginario collettivo non è più collegato con il male ma al contrario viene sempre più considerato in linea con la desiderabilità sociale, a tale riguardo basta tenere presente il modo in cui sono considerati i poteri magici in alcuni film quali quelli di Henry Potter.

Prof. Giovanni Pellegrino

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