La vera storia antica del mito di Lucifero

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Dietro un mito antico almeno quanto la creazione. Le mille luci di Lucifero. Oggi vi racconterò una storia. Per alcuni potrà trattarsi di una bella favola, per altri sarà una vera vicenda umana.

C’era una volta il Paradiso, un luogo mistico e spirituale, popolato da innumerevoli angeli.  Ognuno di essi risplendeva per bellezza, saggezza e virtù e a ognuno di loro Dio affidò un compito ben preciso. Un giorno però Dio Padre riunì tutti gli angeli che si radunarono intorno a lui in contemplazione. Con voce amorevole domandò chi di loro si volesse fare avanti per un compito difficile, molto più arduo degli altri: prendersi in carico tutti i mali del mondo e tutte le colpe degli uomini. Il prescelto, continuò Dio, farà da capro espiatorio, sarà insultato e biasimato, e la gente di ogni luogo e ogni tempo imprecherà contro di lui. Perderà ogni bellezza e virtù, e sarà chiamato con nomi spaventosi. Sarà conosciuto da chiunque come la causa di tutti i mali del mondo e cacciato dal Paradiso per questo. Nell’udire queste parole, gli angeli ebbero un brivido.

Inizialmente nessuno si fece avanti per questo arduo compito. Vi era un silenzio carico di tensione e paura. Il silenzio fu rotto solo da una voce decisa che si offrì come volontaria. Era Lucifero: l’angelo più splendente, il più virtuoso e il più vicino a Dio, che decise di sacrificare la sua persona per H mondo. Chi se non lui avrebbe potuto accettare un ruolo così definitivo? E così Lucifero venne fatto precipitare nell’abisso della Terra e divenne la fonte di tutti i mali, o meglio, così sarà finché il mondo vorrà riconoscerlo come tale. Lucifero può essere l’angelo buono, o è quello che tutti noi conosciamo? Per comprendere meglio questa figura, dobbiamo analizzarne ogni dettaglio, partendo dall’etimologia della parola «Lucifero», un nome antico che abbiamo sentito molte volte citare, per lo più in contesti religiosi, ma quasi sempre associato al male. Eppure in pochi conoscono la sua vera essenza. «Lucifero» in italiano significa «portatore di luce», e tale denominazione viene dall’equivalente latino «lucifer», composto da «lux» («luce») e «ferre» («portare»), che deriva a sua volta dal greco «phosphoros», e cioè «phos», «luce», e «phero», «portare». In ambito pagano e astrologico, invece, il termine indica la cosiddetta «stella del mattino», cioè il pianeta Venere visibile in cielo già all’aurora, prima ancora che il Sole sorga. Infatti, per i nostri antenati greci e latini, il dio Lucifer era figlio di Eos (l’Aurora) e del titano Astreo. Quest’ultimo era considerato anche una divinità capace di conoscere il destino leggendolo nelle stelle, ovvero l’oroscopo. Secondo l’occultismo e l’esoterismo, infine, Lucifero sarebbe il detentore di una sapienza inaccessibile all’uomo comune.

Secondo le tradizioni cristiane più esoteriche, Lucifero è differente da Satana, sebbene entrambi rappresentino due aspetti diversi del Male.

La domanda quindi sorge spontanea: come può un nome così bello e legato alla luce essere stato associato dal Cristianesimo al demonio, quando invece Cristo stesso è associato simbolicamente alla Luce? La risposta ovviamente è nelle errate interpretazioni dei testi sacri analizzati. Quando si pensa al Male, si pensa subito al Diavolo, e si da per scontato che sia stato Dio a crearlo, ma non è così. Infatti non esiste nessuna dichiarazione in tutta la Bibbia che dica che Dio creò il Diavolo. Tutto ciò che Dio ha creato ‘e buono e perfetto. Quindi, se Dio non ha creato il Diavolo, allora qual è la spiegazione sull’origine di questa figura?

Una rappresentazione di Lucifero nella prima edizione illustrata della Divina Commedia (1491).
Una rappresentazione di Lucifero nella prima edizione illustrata della Divina Commedia (1491).

Le Sacre Scritture ci parlano in maniera particolareggiata di un angelo di nome Lucifero. Il profeta Ezechiele ci suggerisce qualcosa in più di questa figura (28, I3I5): sembra che prima di voltarsi contro Dio e diventare Satana, che significa «avversario», Lucifero fosse un cherubino… Lo definisce un «cherubino», appartenente quindi alla prima e più importante gerarchia celeste. Come può quindi Lucifero, che occupava un posto di tutto rilievo, essere il Diavolo? È chiaro che il peccato entrò nell’Universo a seguito della sua ribellione. È Isaia a raccontarci il suo intento peccaminoso. Secondo Isaia (14, 1215), Lucifero è presentato sotto le spoglie del Re di Babilonia, e il profeta traccia le caratteristiche morali che subentrano nell’animo dell’angelo: il suo desiderio di elevarsi al di sopra di Dio. Nel Nuovo Testamento ritroviamo la parola «Lucifero» sempre utilizzata come aggettivo, ma stavolta riferita a Gesù stesso.

Nel Libro dell‘Apocalisse (12, 79) vediamo invece come l’egoismo spietato di Lucifero lo abbia spinto a creare una rivolta contro il trono di Dio. Da qui il passaggio da Lucifero a Satana, che significa appunto «avversario, nemico, seduttore», Quindi Satana ela sua schiera di angeli ribelli vennero vinti dall’arcangelo Michele, al grido di: «Quis ut Deus?» ovvero «Chi è come Dio?». Secondo l’ApocaIisse, Lucifero venne cacciato dal Paradiso e gettato sulla Terra in attesa del Giudizio Universale. Qual sia il suo piano e quali siano le sue intenzioni e tuttora un mistero per noi… Secondo questa analisi, Satana e Lucifero sono due facce della stessa medaglia, ma non tutti sono d’accordo con questa teoria. A dar retta ai principali filoni teologici del cristianesimo, le due figure sarebbero perfettamente assimilabili a un’unica entità; in base alle esperienze di alcuni esperti esorcisti, tra cui Padre Gabriele Amorth, si tratterebbe di due spiriti diversi, tra i più alti nella scala gerarchica demoniaca ognuno con le proprie caratteristiche.

«Lucifero», un nome antico che abbiano sentito molte volte citare, per lo più in contesti religiosi, ma quasi sempre associato al male!

Quest’ultima corrente afferma che sarebbe Satana a comandare, anche se fu Lucifero a ribellarsi. In particolare, durante una seduta di liberazione di un posseduto, il demonio rivelò che i cinque demoni più potenti degli inferi sono: Satana, Lucifero, Belzebù, Belial e Meridiano. Chiaramente le parole del demonio vanno prese con le molle, ma ci forniscono comunque un’idea delle reali gerarchie infernali.

Anche secondo le tradizioni cristiane più vicine all’esoterismo, Lucifero è un essere differente da Satana, sebbene entrambi rappresentino due aspetti diversi di uno stesso principio del Male. Mentre Satana è una potenza più antica che cerca di degradare l’uomo trascinandolo nella materialità e nella malvagità, Lucifero sarebbe il «diavolo» in senso letterale, ovvero «colui che divide», che opera per risvegliare nell’uomo il suo libero arbitrio, conducendolo però in tal modo a esaltare la sua superbia e il suo egoismo.

Diverse e numerose sono quindi le interpretazioni che vengono raccolte dalle differenti dottrine e correnti di pensiero. Accanto alla tradizione teologi ca e letteraria riguardo Lucifero, si sviluppò, quasi in contemporanea con le dottrine cristiane, una corrente gnostica che reinterpretò la figura luciferina. Secondo tale dottrina, Lucifero sarebbe colui che ha indotto l’uomo alla conoscenza, all’elevazione a divinità, pur contro la volontà di Dio che avrebbe voluto invece mantenere l’uomo nel ruolo di suddito ed essere inferiore. In questo caso il nome Lucifero assume un significato appropriato, poiché diventa un vero portatore di luce, intesa come conoscenza. Ovviamente sono molteplici le interpretazioni e le versioni in merito a questo argomento, in base alle diverse religioni, storie, tradizioni, La sua vera storia e la differenza con Satana sono tutt’oggi oggetto di studio

“Intorno mito di Lucifero si sviluppò, quasi in contemporanea con le dottrine cristiane, una corrente gnostica che ne reinterpreta la figura”

Ma una cosa è certa: sia i credenti sia gli scettici non possono negare che il Male esiste. Da qualsiasi cosa crediate sia generato, esso è stato, è e sarà sempre presente, perché fa parte della natura del mondo… Sta a noi decidere da che parte stare… Satana o Lucifero che dir si voglia, ogni persona ha la facoltà e la possibilità di credere o meno al demonio, ma ricordate che lui crede saldamente in noi e nelle nostre debolezze. La storia di Lucifero ha appassionato tutto il mondo, non solo quello religioso. Le sue vicende vengono riprese e raccontate anche dalla storia dell’arte, ad esempio nell’affresco Il Giudizio Universale di Giotto nella Cappella degli Scrovegni a Padova; dal cinema, con il film Costantine, protagonista Keanu Reeves; dalla televisione, con la serie Netflix Lucifer, arrivata alla sua quinta stagione. Infine, rispondendo alla domanda: «Lucifero compare nella Bibbia?», la risposta è no, perché Lucifero come persona fisica o metafisica non viene citato nelle Sacre Scritture. Quando compare, è utilizzato solo come aggettivo, riferito non direttamente a Satana. Una cosa è certa: il Male esiste. Il Male e una scelta. C’è chi sceglie il Bene e chi il Male. Lucifero ha già scelto.

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1 commento

  1. Gli individui dello Scorpione hanno un SENSO ACUTO DELLA GIUSTIZIA. Non credono neanche un attimo a tutta quella roba sentimentale del porgere l’altra guancia. Restituiscono il ceffone come meglio possono, perchè è l’unico modo per sopravvivere.C’è una leggenda interessante sullo Scorpione: se lo chiudete in un angolo e non gli date nessuna possibilità di fuga, si pungerà a morte. Ciò ci dice che lo Scorpione preferisce distruggersi e andare in malora PER MANO PROPRIA (letteralmente e psicologicamente) piuttosto che SOTTOMETTERSI al controllo degli altri. E’ di nuovo il dannato orgoglio. “Meglio regnare all’inferno” come dice Lucifero nel Paradiso Perduto di Milton (che aveva Scorpione all’ascendente), “che servire in cielo”.
    Se lo Scorpione piega veramente la testa , ha imparato una delle lezioni più preziose della sua vita. Più probabilmente FINGERà di piegarsi, per ripagarvi più tardi tre volte tanto. Alla fine, di solito si sottometterà soltanto a ciò che considera i suoi dèi. E talvolta questo enigmatico tipo ha degli dèi piuttosto peculiari.

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