Chiamato Ocean Sampling Day (OSD), il test mondiale è nato su iniziativa del progetto Micro B3 guidato da Frank Oliver Glöckner, della tedesca Jacobs University Bremen, e quest’anno la campagna è gestita dall’Istituto di biologia marina, biotecnologia e acquacoltura del Centro ellenico per la ricerca marina di Heraklion. “Grazie all’approccio contestuale in tutto il pianeta, il test fornirà una sorta di istantanea globale della salute degli oceani, fatta con metodi d’avanguardia” ha detto all’Ansa Danovaro. Simultaneamente, in tutto il mondo, ha aggiunto, “saranno raccolti campioni d’acqua negli oceani e nei mari, dalle coste del Pacifico, all’Atlantico e anche nel Mediterraneo. In Italia, saranno raccolti campioni nel Tirreno e nell’Adriatico, precisamente nel Golfo di Napoli e al largo di Ancona”.L’obiettivo è cercare gli inquinanti, come sostanze chimiche e microplastiche, “e analizzare la biodiversità dei microrganismi marini, con metodo innovativi di sequenziamento genetico massivo di tutto il Dna presente nei campioni”. Lo scopo dei ricercatori è anche cercare e censire i batteri che causano malattie (patogeni), “che – ha osservato il presidente della Stazione Zoologica – sopravvivono più a lungo con l’aumento delle temperature e sono uno dei problemi emergenti collegati ai cambiamenti climatici”.
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