
Non si può perdere tempo, più fondi alla ricerca per l’energia pulita. La Commissaria europea: “L’innovazione in questo settore deve diventare una priorità assoluta a livello mondiale”. Nel 2015, sul palco del vertice di Parigi sul clima, oltre venti leader mondiali si sono impegnati ad aumentare drasticamente i bilanci dei rispettivi paesi destinati alla ricerca e allo sviluppo nel settore dell’energia pulita. Da allora questi paesi, insieme all’Unione europea, hanno unito le forze per aumentare di 4,8 miliardi di € all’anno gli investimenti pubblici nel settore dell’energia pulita, fino a raggiungere i livelli più elevati mai registrati. Per milioni di persone tale impegno si è tradotto in un più ampio accesso a fonti energetiche rinnovabili a basso costo, come l’energia solare e l’energia eolica. Al tempo stesso questi finanziamenti supplementari destinati alla R&S hanno accelerato importanti progressi in nuove tecnologie come l’idrogeno verde.
Questa collaborazione coordinata a livello mondiale è il risultato diretto dell’iniziativa Mission Innovation, il principale forum in cui i paesi collaborano per accelerare lo sviluppo delle innovazioni in materia di energia pulita che sono essenziali per superare la crisi climatica. Nonostante le difficoltà create dalla pandemia di Covid-19, i ministri coinvolti nell’iniziativa si riuniscono questa settimana per riflettere sui suoi successi e, cosa ancora più importante, per tracciare la rotta per l’innovazione in materia di clima ed energia a livello mondiale nel prossimo decennio.

Mentre l’Agenzia internazionale per l’energia mette in guardia circa un forte scollamento tra gli obiettivi di azzeramento delle emissioni nette e lo stato attuale delle tecnologie energetiche pulite, l’evento costituirà l’incontro internazionale più importante dell’anno dedicato all’energia pulita. L’incontro, organizzato dal Cile, vedrà la partecipazione in modalità virtuale di decine di ministri dell’energia e della ricerca, dall’Australia al Brasile, fino all’India e oltre, e offrirà a tutti loro l’opportunità di impegnarsi ad accelerare il ritmo dell’innovazione nel settore dell’energia pulita nei rispettivi paesi, gettando le basi per intensificare la cooperazione e i progressi in materia di clima a livello mondiale in vista della COP 26 che si terrà a Glasgow (Scozia) a novembre.
Per garantire il nostro successo collettivo, Mission Innovation – che conta 25 paesi membri di sei continenti, oltre all’UE, per la quale il mio portafoglio di Commissaria include la ricerca e l’innovazione attraverso il nostro programma Orizzonte Europa, con una dotazione di 95,5 miliardi di € – ha scelto saggiamente di concentrarsi su alcuni aspetti chiave dell’innovazione nel settore dell’energia pulita. Tra questi figurano il rafforzamento della collaborazione con il settore privato e la riduzione dei tempi necessari a portare le innovazioni dal laboratorio al mercato. In altre parole, l’iniziativa intende contribuire a comprimere il ciclo dell’innovazione.
Le imprese e i consumatori di tutto il mondo dipendono ogni giorno da settori quali il trasporto marittimo, l’aviazione e le industrie pesanti, come quelle dell’acciaio, del cemento e delle sostanze chimiche. In questi segmenti fondamentali dell’economia mondiale i cicli dell’innovazione possono durare un quarto di secolo o più. Dato che può occorrere così tanto tempo per realizzare utili sugli investimenti in questi importanti settori, raccogliere l’enorme quantità di capitale richiesto per finanziare i progressi nell’innovazione rappresenta una sfida costante. Eppure oggi queste industrie – oltre a decine di altre, come quelle dell’alimentazione, dell’energia, dell’edilizia e del settore automobilistico – non stanno progredendo adeguatamente dal punto di vista tecnologico per raggiungere i nostri obiettivi di azzeramento delle emissioni nette nei tempi previsti.
I membri di Mission Innovation rappresentano insieme il 95% dei bilanci pubblici mondiali per la R&S nel settore dell’energia pulita. L’iniziativa può contribuire a mobilitare e collegare tali ingenti risorse per accelerare strategicamente i cicli di innovazione chiave e ridurre i costi, in particolare nei settori e nelle industrie più difficili da decarbonizzare. La produzione di idrogeno pulito da fonti rinnovabili, ad esempio, costa più del doppio della produzione di idrogeno da combustibili fossili. Per raggiungere un punto di svolta fondamentale sul mercato e iniziare a diventare competitivi sotto il profilo dei costi, vogliamo ridurre il costo dell’idrogeno pulito a 1,6 € al chilogrammo.
Unitamente al sostegno e alla leadership dell’UE e di altri soggetti, Mission Innovation sta contribuendo a ridurre i costi dell’idrogeno pulito. In che modo? Attraverso una nuova missione di innovazione mondiale, Mission Innovation sta catalizzando maggiori impegni da parte dei governi e collegando i partecipanti al mercato affinché possano sfruttare più facilmente le nuove tecnologie e trarre vantaggio dalle economie di scala. Con il sostegno dell’UE, Mission Innovation ha già lanciato un sito web per tracciare i successi e le insidie reali incontrati durante lo sviluppo di cluster di attività industriali connesse all’idrogeno pulito, ad esempio lungo il Danubio in Romania, a Maiorca in Spagna e in Danimarca. In questo decennio Mission Innovation darà risalto a 100 di tali “valli dell’idrogeno” emergenti in tutto il mondo e contribuirà a metterle in collegamento.
In qualità di Commissaria europea la cui missione comprende il confronto con i giovani europei, ho ascoltato i loro appelli appassionati, basati sui fatti, affinché il mondo si concentri con urgenza sui cambiamenti climatici. Le loro voci hanno un forte impatto su di me e sui colleghi della Commissione, dove il Green Deal europeo rappresenta la priorità assoluta, e so che sono fonte di ispirazione anche per le persone di tutto il mondo collegate a Mission Innovation.
I bambini e gli adolescenti sono consapevoli del fatto che, quando si tratta di cambiamenti climatici, il mantenimento dello status quo garantisce il fallimento. Ciò significa che non possiamo semplicemente fare affidamento sulle tecnologie energetiche pulite attualmente disponibili. Abbiamo bisogno di maggiore innovazione nel campo dell’energia pulita.
A partire da questa settimana in Cile, e proseguendo nel corso di questo decennio e oltre, l’innovazione nel settore dell’energia pulita deve diventare una priorità assoluta a livello mondiale. Non c’è un momento da perdere.
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