Possibile impatto dell’asteroide Apophis con la Terra

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Tutto sull’asteroide Apophis, che potrebbe colpire la Terra nel 2068. Le probabilità sono molto basse ma per gli esperti dobbiamo saperne di più sull’asteroide Apophis, e l’occasione si presenterà nel 2029, al suo prossimo passaggio ravvicinato alla Terra.

Il già sorvegliato speciale (99942) Apophis, un asteroide potenzialmente pericoloso scoperto nel 2004, potrebbe colpirci nel 2068. Intendiamoci, la probabilità calcolata oggi è qualcosa come 1 su 150mila, ma alcuni nuovi dati acquisiti tra gennaio e marzo 2020 su questo grosso sasso spaziale lasciano gli scienziati un po’ meno tranquilli. Dovremmo cogliere l’occasione del suo passaggio ravvicinato alla Terra nel 2029 per studiarlo meglio e magari elaborare una strategia difensiva.

Occhio a Apophis

Fin dalla sua scoperta nel 2004 Apophis ha avuto tutti gli occhi – spaziali e non – puntati addosso. Si tratta infatti di un asteroide di grandi dimensioni, di più di 300 metri di diametro, la cui orbita interseca quella della Terra e lo ha portato già più volte molto vicino al nostro pianeta. I calcoli iniziali, inoltre, davano una piccola probabilità di impatto con la Terra per il 2029 che per quanto bassa era significativa. Per questo rimane incluso nella lista degli asteroidi potenzialmente pericolosi della Nasa: se davvero ci piombasse addosso avrebbe effetti più devastanti di una bomba atomica.

Le continue osservazioni e i conseguenti calcoli hanno portato poi gli scienziati a escludere la possibilità di un impatto di Apophis nel 2029, quando ci sfiorerà alla minima distanza di sicurezza di quasi 32mila chilometri. Si tratta comunque del passaggio ravvicinato alla Terra più vicino mai predetto per un asteroide di queste dimensioni.

2068: impatto sì, impatto no

Possiamo smettere di preoccuparci? Non del tutto, pare. Secondo David Tholen dell’Università delle Hawaii e il collega Davide Farnocchia, il pericolo si sposta al 2068, quando è previsto un ulteriore passaggio ravvicinato dell’asteroide alla Terra con probabilità di impatto intorno a 1 su 150mila. Come riferiscono alla conferenza virtuale dell’American Astronomical Society’s Division for Planetary Sciences, i due astronomi hanno osservato Apophis tra gennaio e marzo scorsi e sostengono che l’asteroide sia sottoposto a un fenomeno noto come accelerazione di Yarkovsky. In pratica il sasso spaziale sarebbe sottoposto a una spinta asimmetrica che modifica la sua orbita: una variabile che non permette di escludere con sicurezza l’eventualità di un impatto con la Terra.

2029: un’opportunità

Per gli esperti monitorare Apophis con attenzione è una necessità. L’appuntamento dell’aprile 2029 sarà un’opportunità unica per studiarlo e non possiamo lasciarcela sfuggire.

La Nasa, come testimonia il recente workshop organizzato dal Lunar and Planetary Institute, si sta preparando per dare il miglior benvenuto scientifico a Apophis: meno di un decennio per pianificare missioni da Terra e magari in situ (come quella su Bennu) per ricavare informazioni sulla natura fisica di Apophis, dettagli che altrimenti non potremmo mai avere e che potrebbero aiutarci a capire quanto sia realmente pericoloso. E, nel caso, armarci di conseguenza.

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