Progettato un “camper spaziale” trampolino in orbita Cislunare

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Progettato un "camper spaziale" trampolino in orbita Cislunare
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L’habitat lunare (e marziano) per gli astronauti. Lockheed Martin ha presentato la sua versione del Deep Space Gateway, la stazione orbitante tra la Terra e la Luna che ospiterà gli astronauti in partenza per le basi lunari e per Marte.

La prima generazione di astronauti impegnata in orbita lunare potrebbe trascorrere le settimane di missione in un modulo spaziale come questo. Lockheed Martin, una delle sei compagnie private coinvolte nel programma NextSTEP della Nasa (Next Space Technologies for Exploration Partnerships), ha illustrato lo scorso 16 agosto il suo concept per il Deep Space Gateway, la stazione spaziale cislunare a cui giungerà la capsula spaziale Orion.

Cislunare: una regione di Spazio in equilibrio gravitazionale tra la Terra e la Luna

Ispirazione italiana. Il design di modulo pressurizzato di Lockheed Martin si ispira a quello del Multi Purpose Logistic Module Donatello realizzato dall’Agenzia spaziale italiana per la ISS e fornito alla Nasa al tempo degli Shuttle, ma mai lanciato. Misura 6,7 metri in lunghezza per 4,57 di larghezza ed è pensato per ospitare gli astronauti per periodi di 30-60 giorni.

Il concept dell'habitat del Deep Space Gateway di Lockheed Martin.|Lockheed Martin
Il concept dell’habitat del Deep Space Gateway di Lockheed Martin.|Lockheed Martin

Campeggio con vista Luna. Il modulo di Lockheed Martin conterrà tutto il necessario per gli esperimenti scientifici e i sistemi di supporto vitale, abitacoli per dormire, attrezzi per l’attività fisica e stazioni di lavoro robotizzate. Per Bill Pratt, program manager di Lockheed in questo progetto, somiglierà a un “camper spaziale”, in cui ogni elemento sarà ottimizzato per risparmiare spazio e offrire comfort a bordo.

La Nasa ha finanziato con 65 milioni di dollari (56 milioni di euro circa) il progetto del Deep Space Gateway, che includerà, oltre all’habitat, una camera di equilibrio (airlock), un modulo di propulsione, uno di attracco e uno di alimentazione: 68 tonnellate in tutto, contro le 408 della ISS. L’idea è di farne un avamposto per i futuri allunaggi e, in futuro, per le missioni su Marte, anche se non tutti lo trovano necessario a questo secondo utilizzo. In base ai piani attuali, una prima parte del DSG potrebbe essere lanciata già nel 2022, e l’habitat potrebbe seguirla a ruota l’anno successivo.

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