Quanto è veloce andare a 5G

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Qualcomm mostra i muscoli del 5G con due simulazioni. Nel corso del Mobile World Congress Qualcomm pone l’accento su tutta una serie di tecnologie legate al 5G, al fine di dimostrarne la valenza per il futuro più prossimo. Un assaggio arriva da due test effettuati a Francoforte e a San Francisco.

Ecco com’è andata.

Senza alcun dubbio il tema principale del Mobile World Congress non è questo o quello smartphone, per quanto vi siano stati annunci anche importanti in quel senso. No, il ruolo di protagonista spetta a un termine di sole due lettere, 5G. Sarebbe davvero erroneo ritenere il 5G come una semplice evoluzione del 4G, viste le innumerevoli applicazioni in cui il 5G verrà sfruttato. Per far capire almeno una parte del potenziale, poiché di 5G di parla da molto ma in modo troppo spesso fumoso, Qualcomm ha reso noti i risultati di due interessanti test condotti recentemente in due città, Francoforte e San Francisco.
La città tedesca ha ospitato il test più “conservativo”, se così possiamo dire, ma che mette in mostra alcune differenze fra la connettività LTE e quella 5G. Il test è stato condotto su reti NSA 4G/5G NR operanti a 100MHz nello spettro 3,5GHz, utilizzando una rete Gigabit LTE che sfruttava 5 bande dello spettro LTE. Ecco i risultati:

– Download di normali contenuti di navigazione passati da 56 Mbps (LTE) a oltre 490 Mbps (5G), con un incremento del 900% circa

– Latenze medie passate da 116ms (LTE) a 17ms (5G), ovvero quasi un fattore 7x di miglioramento

– Velocità di download di 100Mbps nel 90% dei casi (5G), contro gli 8Mbps di LTE

– la fruizione di contenuti in streaming è risultata mediamente ottimale con le impostazioni 2K/30 FPS/8-bit color per LTE, ma con il 5G è fruibile senza problemi lo streaming di contenti 8K/120 FPS/10-bit color

A San Francisco le cose sono andate anche meglio, per via di un’infrastruttura ancora più performante: spettro operativo nello spettro 800MHz di 28GHz (mmWave), con rete Gigabit LTE utilizzante 4 bande di spettro LTE più un numero imprecisato di bande LAA. I risultati:

– Download di normali contenuti di navigazione passati da 71 Mbps (4G LTE) a ben 1,4 Gbps (5G), con un incremento di circa il 2000%

– Latenze medie passate da 115ms (LTE) a 4,9ms (5G), ovvero quasi un fattore 23x di miglioramento– Velocità di download di 186Mbps nel 90% dei casi (5G), contro gli 10Mbps di LTE

– per lo streaming i risultati sono simili a quelli ottenuti a Francoforte (in ogni caso non esistono nemmeno contenuti e dispositivi per fruirli)

Insomma, una prova di forza non da poco. La tecnologia è quasi pronta e arriverà in massa già a partire da metà dell’anno prossimo. Staremo a vedere.

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