
Rischio ban non solo per chi usa i bot, anche i giocatori troppo metodici a quanto pare sono considerati dei cheater in Pokémon Go.
Così bravo da essere considerato un ”cheater”, uno che al gioco bara. E’ accaduto a Jimmy Derocher, accanito giocatore di Pokémon Go. Dopo aver accumulato qualcosa come un milioni di punti esperienza in 48 ore, il giocatore si era messo in testa di ripetere l’impresa in sole 24 ore. O almeno era questo era il suo obiettivo, prime di vedere il proprio account temporaneamente bloccato perché considerato un bot dai server di Niantic.
Il fenomeno sempre più crescente dei bot automatici e dei software terze parti non autorizzati ha costretto la software house a prendere misure drastiche contro i trasgressori. Le nuove pratiche di sicurezza hanno comportato il ‘ban’ permanente di numerosi account, ma nel caso di Jimmy ci troviamo di fronte a un malinteso bello e buono da parte del sistema anti-cheat progettato da Niantic.
È vero che Jimmy è stato in grado di totalizzare oltre 600.000 punti esperienza in circa 13 ore, ma lo ha fatto utilizzando sapientemente esche e Pokéstop in quello che viene ormai chiamato “Jimmy’s loop”. Per i server di Pokémon Go però un lavoro così efficiente non poteva essere opera di un essere umano, facendo scattare il soft-ban che implica la fuga immediata di tutti i Pokémon selvatici incontrati.
Prima del blocco dell’account, il player aveva inoltre racimolato 50-60 dollari da donare in beneficienza tramite l’app Charity Miles. Nonostante lo sfortunato esito del suo tentativo, Jimmy non sembra intenzionato ad arrendersi, e punta ad aumentare ulteriormente gli introiti con uno stream completo della sua futura maratona. Sempre che Niantic sia d’accordo.
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