
Tim infatti lancerà le prime offerte a 1 Gigabit al secondo (fibra ottica nelle case) il 26 giugno, in 50 città, accettando così lo scontro diretto con Vodafone su questo fronte. Ma anche con Enel, suo principale avversario infrastrutturale al momento, sulla cui rete si attestano infatti le offerte di Vodafone. Non solo: questa settimana è sceso in campo Wind 3, con la prima offerta a 1 Gigabit, sempre su rete Enel.
Quest’ultima per altro continua in questi giorni ad ampliare il numero di città coperte da 1 Gigabit, ora una dozzina, e lo stesso sta facendo Fastweb (anche su rete che sviluppa in partnership con Tim).
Tim in particolare sta puntando su una offerta integrata, con l’idea di dare agli utenti la migliore velocità su fisso (fibra) e su mobile (4.5 G a 500 Megabit) al prezzo più basso sul mercato. Ossia 19,90 euro ogni quattro settimane il primo anno, poi 34,90 dal secondo al quarto e in seguito 39,90. Anche questo modello tariffario a tre scaglioni temporali è una novità degli ultimi tempi. Inclusi chiamate fisse illimitate (ma con scatto alla risposta) e, su cellulare, 100 minuti e 1 GB (una quota di traffico minimale, giustificata dal basso prezzo dell’offerta). In alternativa, si può avere solo la parte fissa a 29,90 euro ogni quattro settimane.
Tim al momento copre 50 città, con questa velocità, che diventeranno cento entro marzo 2018: è la maggiore copertura Gigabit in Italia. La maggior parte della popolazione (65 per cento circa) può invece avere 200 Megabit con Tim, su rete fibra fino alla strada.
Simili i prezzi Vodafone: partono da 25 euro ogni quattro settimane (per il primo anno, dal secondo sono cinque euro in più per conservare la velocità Gigabit; incluse chiamate illimitate e 1 GB di traffico mobile. Gli utenti senza sim Vodafone pagano 5 euro in più). Vodafone inoltre dà 300 Megabit in upload (invio dati), contro i 100 Megabit di Tim. Inferiore però il numero città coperte (Milano, Bologna, Torino, Bari, Catania, Cagliari, Perugia, Venezia, Napoli, Palermo e Padova).
Wind invece ha lanciato in nove città (Milano, Torino, Bologna, Perugia, Bari, Venezia, Catania, Padova e Cagliari) la promozione per 1 Gigabit a 19,95 euro ogni quattro settimane. Alza il tiro anche Fastweb, a quanto fa sapere: con 1 Gigabit copre Milano, Torino, Bologna, Genova, Napoli, Bari e “Roma tra pochi giorni”, mirando a 30 città entro il 2020. Il piano nazionale Enel prevede 270 città “gigabit” entro il 2022 e la sua società Open Fiber si è già aggiudicata il primo bando Infratel per fare una copertura fibra con fondi pubblici. Ed è la sola a gareggiare nel secondo bando, in corso, mentre Tim – in rotta con il piano del Governo – sta invece accelerando i piani di copertura con fondi propri.
La partita è destinata a scaldarsi. E non potrebbe essere altrimenti, dato che il Gigabit è una velocità simbolo delle reti più avanzate.
Quelle in grado di connettere famiglie, città e aziende ai servizi digitali del futuro. E non a caso la Commissione europea parla già di obiettivo “Gigabit society”, per la quale – stima il Boston Consulting Group – saranno necessari investimenti per 660 miliardi di euro.
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