
La commissione nazionale francese per l’Informatica e la Libertà ha condannato l’azienda di Mountain View perché ha cancellato i link solo dai motori di ricerca europei. Ma Big G annuncia: presenteremo ricorsoLa Cnil, la commissione nazionale francese per l’Informatica e la Libertà, ha condannato Google a una multa di 100.000 euro per violazione del diritto all’oblio. Da tempo il garante francese per l’informatica e la libertà esige dal colosso di Mountain View che i risultati delle ricerche eliminati dal web in virtù delle disposizioni sul diritto all’oblio lo siano a livello mondiale e non solo nelle versioni europee di Google.
Alla fine di agosto l’azienda aveva richiesto all’authority di Parigi di non ostinarsi a pretendere la cancellazione dei dati al livello globale, ma la Cnil non si è tirata indietro e ha presentato un’ingiunzione al gruppo americano. Al centro della controversia, l’interpretazione della sentenza della corte di giustizia europea che riconosce il diritto a vedere cancellati i propri dati a tutti i cittadini del Vecchio continente. Per l’autorità parigina questo diritto può essere rispettato solo se viene applicato nel mondo intero, mentre Google sostiene che sia sufficiente renderlo effettivo solo nei confini dell’Europa. Oggi è arrivata una prima multa da centomila euro.
«Abbiamo lavorato a lungo per implementare quanto previsto dalla sentenza sul diritto all’oblio in modo attento e completo in Europa e continueremo a farlo. Tuttavia, per una questione di principio, siamo in disaccordo con l’idea che la Cnil abbia l’autorità di controllare i contenuti a cui possono accedere le persone al di fuori della Francia, e appelleremo questa decisione». Così un portavoce di Google spiega la posizione dell’azienda.
Ci sarebbbe il diritto all’oblio se poi non venisse sempre interpretato per come serve a chi ne ha il potere. Mi fa piacere che ogni tanto qualcuno poi li punisca….libertà si ma anche diritti degli altri.