
Il 32% degli intervistati ha dichiarato che ricaricare il cellulare ha la priorità su tutto e sono disposti a mollare qualsiasi impegno per tornare a casa a ricaricare la batteria. “La sindrome da ansia da batteria scarica potrebbe rovinare le relazioni” affermano gli esperti dell’indagine, che rivela che il 60% delle persone spesso dà la colpa al cellulare “morto” per non parlare con familiari, amici o colleghi, se la carica è al minimo.
Il 41% viene colto dal panico di perdere telefonate importanti quando vede il segnale rosso sul display, mentre il 17% dei maschi ha mancato un incontro su una app di appuntamenti perché il telefono si è spento improvvisamente, prima che riuscisse a rispondere.
Messi di fronte alla scelta di cosa fare con la poca carica rimasta, la metà del campione ha detto che opterebbe per scrivere un messaggio di testo mentre il 35% la userebbe per una chiamata. Ma per mettere fine alla sofferenza di veder morire il cellulare il 46% degli intervistati metterebbe da parte anche l’imbarazzo di chiedere a un estraneo il suo caricatore. I più giovani, nel 60% dei casi, pur di non sprecare altra carica vitale, si asterrebbero anche dallo scattare le foto, nella speranza di prolungare la vita della batteria.
Per non essere colti alla sprovvista e cadere nel panico, ecco quindi qualche consiglio per risparmiare le ultime “tacche” della riserva:
1. Disattivare le funzioni extra, come il wi-fi e il bluetooth
2. Disattivare l’aggiornamento delle app, che prosciuga la batteria
3. Quando si viaggia all’estero mantenere attive solo le funzioni di chiamata e invio messaggi
4. Disattivare anche il “background refresh” e le notifiche delle app.
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