
È ARRIVATO il momento di affiancare – e chissà, per alcuni anche di soppiantare – la miracolosa pasticca blu, da anni sul mercato per aiutare chi soffre di disfunzione erettile a mantenere serena e appagante la vita sessuale, con delle strategie naturali in grado di aiutare a prevenire o addirittura far regredire questo disturbo.
I rimedi naturali. “Quello che si può fare, soprattutto per le disfunzioni erettili lievi – spiega Andrea Salonia, andrologo e direttore dell’Urological reserach institute dell’ospedale San Raffaele di Milano – è migliorare tutti quei fattori a corollario del problema: diabete, depressione, ipertensione sono ampiamente correlati con questo disturbo. Per molti casi di eventi infartuali maschili è stata osservata la presenza di disfunzione erettile. È dunque fondamentale prevenire quest’ultima curando gli altri fattori di rischio perché già così si può migliorare la disfunzione erettile”.
A sostenere l’importanza dello stile di vita nella prevenzione e nella cura del disturbo è un report di Harvard che mette in evidenza la sua associazione con alcuni fattori ‘ambientali’ modificabili: alimenti fortificati – nei quali sono addizionati nutrienti ex novo – e complessi multivitaminici sono fondamentali per chi presenta un cattivo assorbimento della vitamina B12, che in caso sia cronico, sembrerebbe poter danneggiare il midollo spinale, andando a cortocircuitare i nervi responsabili della sensazione e della trasmissione di messaggi alle arterie dell’organo genitale maschile. Altri ‘attori’ importanti nella cura della disfunzione erettile – secondo Harvard – sono alcuni alimenti, come frutta, verdura, pesce e cereali integrali che concorrerebbero a ridurre la probabilità di sviluppare il disturbo, e la vitamina D – presente nello yogurt, uova e formaggio – il cui deficit sembra collegato a un rischio maggiore (di circa il 30%) di incorrere nel problema legato alla sfera sessuale. “Le coppie infertili – sottolinea Salonia – sono spesso povere di vitamina D ma si sono osservati risultati importanti in termini riproduttivi reintegrandola”. Inoltre, lo studio di Harvard sostiene che l’obesità aumenti il rischio di sviluppare malattie vascolari e diabete, due delle cause principali nella comparsa del disturbo: una camminata di 30 minuti al giorno è collegata a un calo del 40% del rischio della disfunzione erettile. “Un’attività fisica moderata e la giusta dieta – continua Salonia – sono sicuramente importanti: abbiamo osservato come 10mila passi al giorno – frutto di una ricerca in fieri della Società italiana di andrologia (Sia) – possono contribuire a proteggere dall’impotenza, così come una dieta mediterranea equilibrata può prevenire la disfunzione erettile”. Anche la salute dei denti sembra giocare un ruolo importante: a sostenerlo uno studio pubblicato sul The Journal of Sexual Medicine che ha evidenziato come alcune infiammazioni croniche che colpiscono il cavo orale possano danneggiare le cellule endoteliali, avendo dei risvolti negativi persino sui vasi sanguigni del pene.
Incidenza. “I dati epidemiologici – puntualizza Salonia – mostrano che la disfunzione erettile in Italia interessa 1 maschio su 10, un problema che si manifesta già a partire dall’età di 18 anni. Ovviamente il primo fattore a giocare un ruolo importante in questo disturbo è l’età: nei più giovani l’incapacità di mantenere un’erezione sufficiente per un rapporto sessuale soddisfacente è di solito occasionale e per lo più dovuta alla componente emotiva, trattandosi dei primi rapporti sessuali. Universalmente si può parlare di disfunzione erettile quando il disturbo si protrae per un periodo di tempo di almeno 6 mesi: quasi un quarto dei pazienti che ne soffre ha meno di 40 anni”.
Sintomi. La disfunzione erettile rappresenta già di per sé un sintomo che può farsi avanti in maniera improvvisa o graduale, nel corso di un periodo di rapporti sessuali più o meno soddisfacenti e può esplicitarsi come una difficoltà a raggiungere un’erezione durante il rapporto sessuale oppure come una difficoltà a mantenerla.
Cause. Alcune delle cause predominanti nascoste dietro la disfunzione erettile sono il calo del desiderio sessuale, disturbi legati all’eiaculazione, a patologie neurologiche e ormonali o persino a ragioni psicologiche, come depressione, senso di colpa, ansia e stress. E per ogni paziente è importante individuare quale sia il motivo scatentante e quanto la disfunzione sia severa per capire quale tipo di strategia terapeutica sia più appropriata.
Altri fattori di rischio. “Il primo fattore preventivo – sottolinea Salonia – è il non invecchiare che sebbene sia impossibile da attuare dal punto di vista biologico, lo si può in qualche modo ottenere modificando quei fattori di rischio come fumo, alcol, sedentarietà e dieta. C’è uno studio di fisiologia che può dare un’idea di quanto il fumo, ad esempio, possa incidere su questo problema: un gruppo di ragazzi che non aveva mai fumato è stato messo di fronte a un video che stimolasse la loro sessualità. A una metà di questi era stata somministrata una gomma alla nicotina, all’altra una gomma al placebo. Lo studio ha mostrato come il consumo di nicotina abbia effetti importanti anche a breve termine sulla vita sessuale, comportando in questo specifico caso una poverissima possibilità di erezione”.
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