
Diana Spencer, 26 anni dopo. Come sarebbe la sua vita oggi se fosse ancora tra noi? Il 31 agosto del 1997, la vita della principessa più amata e riconoscibile del mondo si spegneva in un tunnel parigino. Ma se si fosse salvata, che contorni avrebbe la vita di lady D. oggi?
Così come milioni di persone ricorderanno per sempre cosa stavano facendo nel momento in cui le Torri Gemelle crollavano nel 2001 o il Governo italiano annunciava il lockdown duro nel 2020, indelebile, per tanti, è rimasta la sensazione provata nell’ascoltare, alla tv o alla radio, l’annuncio della morte di una delle principesse più famose, invidiate e copiate del mondo.

Era il 31 agosto del 1997: in un tunnel parigino, il Pont de l’Alma, dopo un incidente disastroso, moriva Diana Spencer, ex moglie dell’allora principe del Galles Carlo, madre di due figli e acclamatissimo personaggio pubblico e reale.
La “principessa dei cuori della gente“, così si era autodefinita nella famosa intervista rilasciata alla BBC nel 1995, all’epoca dello schianto fatale aveva solo 36 anni: sognava una vita piena, così si legge in una lettera datata luglio 1996 inviata al presidente della New Zealand Foundation for The Blind che andrà prossimamente all’asta, e desiderava godersi quella libertà sudata dopo il divorzio dal principe Carlo, finalizzato nel 1996 dopo anni di patimenti, litigi, reciproche ripicche e tradimenti velenosi.

26 anni dopo la sua morte, il mondo sembra ancora toccato dalla sua scomparsa come se gli anni non fossero mai passati. Che la si ami o la si odi (ma più la prima: sembra non esserci spazio per l’indulgenza nei confronti della rivale storica, ora regina, Camilla), Diana rimane un personaggio indimenticato, cristallizzato in quell’eterna giovinezza e bellezza strappatele dalla morte.
Ma chi sarebbe oggi, Diana, se fosse ancora viva?
Difficile volare così in alto, aprendo sliding doors così impegnative. Chi l’ha conosciuta sostiene che la sua vita sarebbe stata votata agli altri, proprio come nei suoi ultimi anni: si sarebbe dedicata alla beneficenza e alla filantropia, investendo buona parte della sua immagine pubblica in attività utili. E avrebbe avuto nuovi partner, giovane, bella, ricca e contesa com’era.

L’amante con il quale ha lasciato questa vita, Dodi Al Fayed, è stato consegnato alla memoria e ai giornali come il suo grande (nonché ultimo) amore. Non lo era, come ci hanno detto le biografie e recentemente The Crown su Netflix, fotografia romanzata ma tendenzialmente puntuale degli ultimi giorni di vita della principessa (che saranno al centro dell’ultima stagione in uscita a novembre). Al Fayed era, fatalmente, un divertimento estivo, un ripiego per dimenticare Hasnat Khan, il chirurgo pakistano di cui si era invaghita tanto da volerlo sposare in segreto.
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